Missioni Consolata - Dicembre 2013
30 MC DICEMBRE 2013 NATALE, ANCORA NATALE, MA QUALE NATALE? a cura di Paolo Farinella, biblista Così sta scritto DALLA BIBBIA LE PAROLE DELLA VITA (81) P otrebbe sembrare strano, eppure di Gesù, sul piano storico, sappiamo poco, e quel poco che i vangeli riportano per noi è molto, anzi tantissimo. I vangeli non sono «una sto- ria di Gesù», ma una catechesi per chi crede già in lui come Figlio di Dio e Messia. Di conseguenza i quattro libretti sono un catechismo, originariamente predicato in forma orale dagli apostoli, dai catechisti, dai predicatori e da chi aveva conosciuto Gesù (fami- glia, paesani, amici, ecc.). A distanza di 40-80 anni dalla sua morte, sono stati messi per iscritto per due motivi: per conservare la memoria di quanto accaduto e suscitare la fede in lui anche nelle generazioni fu- ture e per poterli usare come «Scrittura» di compi- mento dell’Antico Testamento nell’Eucaristia delle Chiese, ormai diffuse in tutto l’oriente fino a Roma. DI GESÙ SAPPIAMO … Marco, il primo degli evangelisti scrittori, non parla af- fatto della nascita di Gesù; in compenso Giovanni, l’ul- timo degli evangelisti scrittori, accenna all’eternità del Lògos che per volere di Dio «s’incarna», cioè diventa uno di noi in un preciso paese (Israele), in una deter- minata cultura (Giudaismo), in una specifica religione (Ebraismo), in un tempo ben definito (fine del sec. I a.C. e sec. I d.C.), nel cuore di specifici eventi (occupa- zione romana della Palestina). Chi, invece, parla della nascita di Gesù in maniera esplicita, sono i due evan- gelisti Matteo (capp. 1-2) e Luca (capp. 1-2), ma non dicono le stesse cose perché hanno prospettive di- verse e si rivolgono a comunità diverse. Un elenco schematico di ciò che sappiamo di Gesù, po- trebbe essere il seguente: • è nato intorno al 6/7 a.C. ( v. Box ) da una ragazza- madre, appena adolescente, di nome Miriàm/Maria; • non si conoscono il giorno, il mese e neanche le condizioni della nascita; • è nato a Betlemme, a sud d’Israele, patria di Da- vide da cui discende Giuseppe, il padre legale di Gesù; • è nato in una zona periferica, considerata dalla re- ligione «impura» perché abitata da pastori; • è stato circonciso all’ottavo giorno dalla sua na- scita ed e stato chiamato «Joshua-Gesù» dopo 40 giorni; • ha trascorso la sua vita a Nàzaret, nel Nord della Palestina; • a compimento del 12° anno di età (inizio del 13°), nel tempio di Gerusalemme ha celebrato il rito della «Bar-mitzvàh – Figlio del comandamento», che per gli Ebrei è l’inizio della maggiore età (cf Lc 2,41-50); • ha predicato per la Palestina e anche fuori i con- fini per circa un anno, un anno e mezzo, all’età di 34-35 anni; • non apparteneva alla casta sacerdotale, ma era un laico; • si è scontrato con il potere religioso e il potere po- litico che alla fine si sono coalizzati e lo hanno fucciso, condannandolo a morte come «rivoluzio- nario»: il Sinedrio ha emesso la sentenza di cro- cifissione e i Romani, nemici alleati per l’occa- sione, l’hanno eseguita; • è morto all’età di circa 36 anni (30/33 d.C.?), la stessa età di Isacco quando fu legato sul monte Moria per essere sacrificato (cf Gen 22,1-23); • è risorto da morte alle prime luci dell’alba del giorno dopo il sabato, dando inizio all’avventura della nuova Alleanza; • non ha lasciato nulla di scritto, ma solo undici apostoli e altre apostole che inviò nel mondo; • il suo insegnamento è stato raccolto in quattro vangeli che persone innamorate di lui hanno scritto per i loro contemporanei e per noi che li ascoltiamo e vogliamo tramandare a chi verrà dopo di noi. NOTA STORICA SULLA DATA DI NATALE Nei sec. II-III dell’èra cristiana in tutto l’Oriente, alla data del 6 gennaio, si celebrava una festa generica detta Epifania (manifestazione) che inglobava tre me- moriali: Natale (manifestazione agli Ebrei), Magi (ma- nifestazione ai Pagani) e Sposalizio di Cana (manife- stazione nel segno dell’alleanza universale). In Spa- gna nel sec. IV si celebrava il Festum Nativitatis Do- mini Nostri Jesu Christi . San Giovanni Crisostomo (345 ca.-407) in un’omelia sul Natale, pronunciata nel 386, dichiarava che nella chiesa di Antiochia già da dieci anni vi era l’uso di celebrare la Nascita del Sal- vatore il 25 dicembre. Anche nella chiesa di Roma, come in quella di Milano, fin dal 336 si celebrava il Dies natalis Domini sempre al 25 dicembre, conside- rato il giorno genetliaco di Gesù. Papa Liberio nel 354 scorporò la festa in due, assegnando Natale al 25 di- cembre e l’Epifania al 6 gennaio. Nella chiesa orto- dossa e armena, invece, le due feste sono ancora ac- corpate al 6 gennaio (cf Dictionnaire de Spiritualité , f. LXXII-LXXIII, Paris 1981, 385). I cristiani del Nord del mondo celebrano il Natale in inverno, mentre i cri- stiani del Sud lo celebrano d’estate. Il 25 dicembre è una data convenzionale perché in relazione al 25
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