Missioni Consolata - Novembre 2013
ha sede a Vienna. «C’è una for- tissima corrente di secolarismo radicale» aggiunge, «che inte- ressa tutte le religioni ma in par- ticolare quella cristiana». Sono affermazioni che Katharina von Schnurbein non condivide. L’Unione europea non segue af- fatto una «linea» anticristiana, afferma. Non cerca di eliminare la religione. La Commissione, al contrario, come è detto nel Trat- tato, attribuisce moltissima im- portanza al dialogo con i credenti e i non credenti. DIO VS EXTRATERRESTRI In questo momento, tuttavia, non pare proprio il frutto di un com- portamento anticristiano delle istituzioni il fatto che le chiese si svuotino, nuove religioni cre- scano in Europa, come l’Islam, e un fideismo sconcertante si diffonda un po’ dovunque. Secondo un’indagine compiuta lo scorso anno, in Gran Bretagna le persone che credono negli ex- traterrestri sono più numerose di quelle che credono in Dio. D’altro canto un sondaggio del 2010 ha rivelato che nell’intera Unione europea solo circa metà della popolazione crede in Dio, mentre negli Stati Uniti il 90%. Sono problemi che interpellano pastorale, catechesi e forma- zione di laici e sacerdoti nelle Chiese, prima ancora che il rap- porto tra religione e istituzioni «statali», o l’influenza delle fedi nella definizione delle norme pubbliche. facile di governare le aspirazioni comuni europee, finisce col di- ventare bersaglio delle critiche di tutti. C’è chi l’accusa di essere troppo arrendevole nei confronti della religione e chi invece l’ac- cusa del contrario. «Posso assi- curare che la Commissione non è l’Anticristo», ha dichiarato Katharina von Schnurbein, fun- zionario della Commissione re- sponsabile dei rapporti con i gruppi religiosi e laici, a chi le ri- portava le critiche di movimenti cristiani integralisti. Del resto lo stesso mons. Stanislav Zvolen- sky si era dichiarato entusiasta della Commissione quando, tre anni fa, era stato invitato a Bruxelles per discutere della lotta contro la povertà nell’U- nione. Nessuno, tra l’altro, si era sognato di chiedergli di togliersi la croce episcopale dal petto. Ma poi, chi mai potrebbe seriamente puntare a un «occultamento» dei simboli religiosi cristiani in un continente disseminato di chiese e monasteri, dove nomi di città, paesi, luoghi, strade e piazze, sono in gran parte riferiti a santi, tradizioni, storie e fatti cristiani, le cui università più prestigiose sono nate per volontà di papi e i cui stati spesso riportano la croce nelle loro stesse bandiere nazionali? LE DODICI STELLE DELLA VERGINE MARIA C’è un fatto curioso, a questo proposito. Pochissimi sanno che anche la bandiera dell’Unione europea ha un’origine cristiana. Il cerchio di dodici stelle su sfondo blu che la caratterizza fu disegnato nel 1955 dal francese Arsène Heits. Era cattolico e volle ispirarsi all’iconografia della Vergine Maria. Le stesse dodici stelle, va ricordato, com- paiono sulle monete dell’euro. Anche i tre grandi padri fonda- tori della Comunità europea erano cattolici praticanti: il fran- cese Schumann, il tedesco Ade- nauer e l’italiano De Gasperi. «C’è una generale diffidenza verso tutto ciò che è religioso, un’idea che la fede debba essere tenuta fuori dalla sfera pub- blica» sostiene tuttavia Gudrun Kugles, direttore dell’Osservato- rio sulla intolleranza e la discri- minazione contro i cristiani che Libertà Religiosa 70 MC NOVEMBRE 2013 © Af. MC/blenjo.zenfolio.com © Af. MC/U. Pozzoli 2009 # Pagina precedente : la bandiera dell’Ue; la moneta slovacca; il dol- laro americano; uno scorcio di Fa- tima. / In questa pagina : alcuni dei simboli cristiani sparsi in ogni an- golo del vecchio continente. Roma, Cracovia, Parigi. / In basso a de- stra : il logo del Consiglio d’Europa (costituito da 47 paesi, da non confondersi con l’Ue); il logo della Cedu strumento del Consiglio d’Eu- ropa per il rispetto della Conven- zione europea per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali. IL RUOLO DELLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI UMANI Per le questioni affrontate fin qua, riveste un’importanza pri- maria la Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu). È tale Corte, infatti, che ha il compito di deci- dere i casi in cui possa essere violata la libertà religiosa, op- pure messa in discussione la lai- cità dello stato o, ancora, il plu-
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