Missioni Consolata - Novembre 2013

L’ aeroplano atterrò una mattina di inizio gennaio, portando me e la mia fa- miglia ad Harare. Non sapevamo cosa aspettarci, data tutta la pubblicità negativa che questo paese aveva avuto sui mass media di tutto il mondo. L’anno era il 2010 e lo Zimbabwe stava ancora barcollando sotto gli effetti paralizzanti di una ca- tastrofe economica che aveva portato ad abbandonare la mo- neta nazionale, il dollaro zim- babweano, nell’aprile 2009. Mo- neta che entrò nel Guinness dei primati l’anno successivo per aver avuto il maggior numero di zeri su un biglietto di banca, con la cifra di 100.000.000.000 (100 miliardi) di dollari. Ma il mio obiettivo non è qui fare un’analisi, bensì raccontarvi al- cune osservazioni personali. Arrivati da un paese dell’Africa dell’Est ci installammo ad Ha- rare e iniziò la routine quoti- diana: trovare le scuole per i no- stri figli, avere degli amici. Ma ancora oggi, anche se questo paese ha i suoi punti deboli, con- tinuiamo a essere stupiti delle meraviglie che Dio gli ha rega- lato. ZIMBABWE di JOSEPHINE MSAFIRI e MARCO BELLO IL RACCONTO DI UN’ESPERIENZA DI VITA VISSUTA, AL DI LÀ DEGLI STEREOTIPI IL PAESE BACIATO DA DIO 58 MC NOVEMBRE 2013 Il paese dell’esproprio terriero, dell’iperinfla- zione e della crisi ali- mentare. Della discri- minazione razziale e del diritto di parola soffocato. Ma anche delle scuole di ottimo livello, della gentilezza delle per- sone e delle città ben pianificate. Un paese tutto da sco- prire, visto in queste pagine con occhi africani. © Marco Cianflone

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