Missioni Consolata - Novembre 2013
scorso anno con un totale di oltre 17.000 passeggeri (secondo il mi- nistero, sono stati 24.000 i mi- granti arrivati in Italia negli ultimi 12 mesi, ndr ). Un numero cre- sciuto notevolmente rispetto al- l’anno precedente ma che sarà ampiamente superato que- st’anno, dato che nei primi sei mesi del 2013 oltre 14 mila mi- granti hanno raggiunto l’Australia in carrette del mare e circa 240 sono annegati in una serie di nau- fragi. Abitualmente, ma in modo non esclusivo, sono afghani, ira- cheni e srilankesi di etnia tamil a tentare il viaggio lungo e perico- loso verso le coste australiane, transitando abitualmente dalle acque indiane, thailandesi e ma- lesi prima di approdare in Indone- sia per poi essere imbarcati da una tratta organizzata e con pochi scrupoli verso la meta finale. In alternativa, un percorso più lungo porta centinaia di disperati a per- correre l’immenso arcipelago in- donesiano da Giava a Bali, Flores, Timor occidentale, Lombok o Pa- pua occidentale prima dell’im- barco. Aree dove distanza dal po- tere centrale e corruzione con- sentono ai «passatori» di correre pochi rischi. Altri, ancora fini- scono per arrivare a Timor Est, e qui attendere il momento propizio per l’imbarco verso le non lontane coste settentrionali australiane. priato o con visto scaduto, soprat- tutto cittadini britannici. Negli ultimi anni, i troppi naufragi al largo o sulle coste di Christmas Island, avamposto di territorio au- straliano proiettato verso l’Indo- nesia, hanno evidenziato ancora una volta la situazione di migliaia di persone che affidano a imbar- cazioni fornite da trafficanti senza scrupoli le loro speranze di fug- gire da aree di conflitto o dall’e- marginazione per raggiungere l’Australia. Secondo i dati ufficiali forniti dal dipartimento dell’Immi- grazione australiano, sono state 278 le imbarcazioni intercettate lo 16 MC NOVEMBRE 2013 # In basso : una mappa con le isole in cui vengono rinchiusi i richiedenti asilo. A destra : il campo di deten- zione su Christmas Island, piccola isola australiana dell’oceano In- diano in cui vengono deportati i richiedenti asilo. # A sinistra : «Se tu arrivi qui in bat- tello senza un visto, non troverai sistemazione in Australia. Pagare un trafficante di persone non è un biglietto per l’Australia. Le regole adesso sono cambiate». S empre più, la politica australiana verso i richie- denti asilo si orienta a essere un processo che ga- rantisce i privilegi del paese ed esclude coloro che vengono considerati di disturbo. Questo nonostante nella storia l'Australia abbia beneficiato proprio dei migranti che vi hanno trovato rifugio. Il volto immigratorio del paese sta cambiando drasti- camente ed è sempremeno europeo. In particolare per quanto riguarda l'immigrazione professionale, ormai quasi esclusivamente appannaggio degli asiatici. Nel 2011-12, India con 29.018 arrivi e Cina con 25.509, hanno superato quello che tradizionalmente è stato la principale fonte di immigrati, il Regno Unito, i cui emi- grati in Australia sono stati 25.274. Complessivamente, per i gruppi immigrati, si conferma il primato dei neo- zelandesi, 45.000, che però non rientrano nel pro- gramma di immigrazione programmata. Dati che segnalano anche un'altra caratteristica essen- ziale del volto nuovo dell'immigrazione agli Antipodi: inmaggioranza gli arrivi sono gestiti dal programma di immigrazione permanente per lavoratori qualificati. Entro questa categoria, infatti, nel biennio è rientrato il 68% degli arrivi. Di fatto, l'Australia ha definitivamente cambiato la sua fisionomia da paese di immigrati-pio- nieri a uno di immigrati-professionisti. A smentire che i limiti ai richiedenti asilo siano di ca- rattere pratico (mancanza di risorse o territorio o ri- schio di contrasto con altri gruppi immigrati) è il dato che, sempre per il 2011-2012, il paese ha accolto un nu- mero record di immigrati regolari: 184.998, tra i più va- sti di sempre, che hanno superato di poco i 200.000 con i nuovi rifugiati riconosciuti tali. Questi numeri in crescita suscitano preoccupazione e ciò può parzial- mente spiegare - andando essi in parte ad alimentare l’area dell'illegalità alla scadenza dei visti regolari - il «giro di vite» verso i boat-people . Ste.Ve. Permaggiori informazioni: http://www.immi.gov.au/skilled/general-skilled-mi- gration/whats-new.htm La nuova immigrazione in Australia PORTE APERTE (MA SOLTANTO AI PROFESSIONISTI) AUSTRALIA
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