Missioni Consolata - Novembre 2013
minerarie, del caro-dollaro (au- straliano) e di nuove povertà. Una scelta, tuttavia che per molti ha indebolito la credibilità interna- zionale del paese. Va ricordato che l’Australia, dall’Assemblea generale di fine settembre, de- tiene la presidenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. NESSUNA ACCOGLIENZA PER I NUOVI «BOAT PEOPLE» La campagna elettorale aveva avuto un inizio insieme emblema- tico e drammatico. Il 19 luglio, in quello che una parte della società civile ha definito «giorno della ver- gogna», il premier australiano av- viato alla sconfitta, Kevin Rudd, annunciava la fine di ogni possibi- lità di asilo per quelli che, recupe- rando una terminologia legata al conflitto vietnamita e che sem- brava relegata al passato, i media hanno chiamato «boat people». Migliaia di mediorientali e asiatici meridionali che si affacciano sulle acque al confine australiano alla ricerca, più che di benessere, di sicurezza in un paese terzo. «Da ora in poi qualunque richiedente asilo che arrivi in Australia via mare non avrà alcuna possibilità di essere ospitato in Australia come profugo», aveva spiegato Rudd durante la conferenza stampa congiunta con il collega della Papua Nuova Guinea, Peter O’Neill. Dal 2014 le imbarcazioni non autorizzate saranno dirottate sulla Papua Nuova Guinea per va- lutare le domande di asilo. «Gli australiani sono stanchi di ve- dere gente morire nelle acque ter- ritoriali settentrionali... il nostro paese ne ha abbastanza di traffi- canti di esseri umani che sfrut- tano quanti cercano asilo e stanno a guardare mentre annegano in centri di raccolta e di valutazione in paesi limitrofi, comunque al di fuori delle acque territoriali au- straliane di quanti continuano ad arrivare via mare in precari e ri- schiosi «battelli della speranza». Alla fine, una scelta con pochi op- positori all’interno, in particolare in un paese preoccupato della re- cente frenata di export e attività NOVEMBRE 2013 MC 13 # A sinistra : lo slogan è molto esplicito: «L’Australia è piena. Gli australiani contro ulteriore immigrazione». Sotto : il neo- premier Tony Abbott. A destra : David Mann, sostenitore dei di- ritti dei migranti. # In basso : australiani prote- stano per le strade di Sidney contro le nuove leggi sull’im- migrazione (24 agosto 2013). «Gesù era un rifugiato», si legge sullo striscione.
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