Missioni Consolata - Ottobre 2013
OTTOBRE 2013 amico 79 punto di vista, che condivida la sua esperienza con te e ti aiuti a mettere a fuoco le difficoltà e le gioie che una determinata scelta di vita comporta. Solo avendo ben presente tutte queste cose, la scelta fi- nale (che è sempre e comunque personale) sarà più libera e consapevole. Inoltre un momento forte del discernimento è stata l’esperienza di due mesi che ho fatto un anno fa nelle missioni del Kenya. Quando hai capito che il tuo discernimento era giunto al termine? Quando mi sono accorta che la mia vita (interessi, sogni, attività) si stava muovendo tutta in quella di- rezione e ciò traspariva anche nei miei rapporti con gli altri. Hai mai avuto dubbi? Certamente, nel periodo di discernimento, i dubbi ci sono e ci devono essere! Quali sono state le reazioni dei tuoi genitori quando li hai informati della tua intenzione di di- ventare suora? Per fortuna ho sempre potuto contare sul loro ap- poggio. Sono stati disponibili a condividere con me questo percorso non solo manifestandomi le loro preoccupazioni e le loro ansie, ma anche lasciandosi coinvolgere nella mia scoperta del carisma consola- tino. Adesso per loro è bello vedermi davvero felice. Che cosa pensano i tuoi amici di questa tua scelta? Ci sono state le reazioni più diverse: indifferenza, commozione, partecipazione, interesse, rifiuto. Vi è anche chi, pur frequentando la chiesa, mi ha chiesto tempo per elaborare la notizia e chi, pur non es- sendo credente, mi è particolarmente vicina. Perché hai fatto una scelta di vita consacrata al- l’interno della Chiesa di oggi che sembra essere incapace di adattarsi al nostro tempo, che ap- pare concentrata sulla ricchezza, su quelli che il Papa ha definito carrierismi e che è oggetto di scandali? È vero, nella Chiesa vi sono molte cose che non vanno. Per fortuna nel corso del mio cammino, ho vi- sto un altro volto della Chiesa: quello vicino ai po- veri, agli ultimi, aperto al dialogo, all’accoglienza e alla consolazione. Una Chiesa veramente missionaria e anche io voglio esserne parte! Come ti immagini tra 20 anni? Citando i Blues Brothers , mi immagino serenamente in missione per conto di Dio. Che cosa diresti ai tuoi coetanei che stanno cer- cando il senso della loro vita? Non stancatevi mai di cercare e non siate superficiali. Tenete conto delle opinioni di chi è intorno a voi, non vanno accettate o rigettate a scatola chiusa, ma sono occasioni per approfondire la ricerca. Ricordatevi che ogni scelta è personale e che nessuno può decidere al vostro posto. E infine come ci ha detto papa Fran- cesco: «La vita va messa in gioco per grandi ideali… Fidatevi di Gesù!». Nicholas Muthoka AMICO.RIVISTAMISSIONICONSOLATA.IT alla gente, nonostante le difficoltà e le sfide che la missione pone loro. Mi sono detta: «Da dove viene tutta questa forza? Chi è o dov’è la sorgente della gioia, dell’accoglienza, della consolazione e della te- stimonianza che queste persone quotidianamente danno? Ho capito che è il Signore, è il continuo rivolgersi a Lui che rende possibile tutto ciò, è lo stare alla Sua presenza; è l’aver donato a Lui la propria vita con ab- bandono fiducioso ed entusiasta, felici di immergersi in quell’Amore grande e di dire: «Signore, eccomi!». Riflettendo su questi aspetti mi sono accorta che ri- guardavano anche la mia vita, anche io mi sentivo co- involta da quello sguardo paterno carico di tenerezza che mi chiedeva di mettermi in cammino, cercando di capire quale fosse il mio progetto da costruire con Lui. La preghiera è stata il sostegno fondamentale delle mie riflessioni. Si sente spesso parlare di «discernimento» in che cosa consiste? A un certo punto diventiamo grandi e ci interro- ghiamo su ciò che stiamo facendo, sulle nostre scelte future, su ciò che dà senso alla nostra vita e su ciò che ci rende davvero felici. La vita diventa progetto e il discernimento è mettersi in cammino per cercare di realizzarlo. È un percorso di scoperta, di riflessione e di valutazione delle diverse possibilità che si aprono davanti a noi per trovare quella che è davvero giusta per la nostra vita. Bisogna essere disposti ad affron- tare un percorso serio di ricerca, a mettersi in discus- sione, ad andare in profondità e a cercare qualcuno con cui potersi confrontare. lnfine bisogna avere il coraggio di concretizzare, in una scelta coerente, quanto si è maturato nella ricerca. Non hai valutato altre scelte possibili di vita come ad esempio la famiglia? Come donna, sento la bellezza che vi è nel costruire una famiglia e nella gioia di poter godere del mira- colo della vita che si manifesta nei figli. Il «sì» degli sposi è una risposta speciale all’amore del Signore. Io però sento che la mia famiglia è il mondo, vicino alla sofferenza, alla gioia, ai desideri, ai bisogni degli uomini. Quanto è durato il tuo discernimento? Parallelamente agli studi universitari ho portato avanti il discernimento. Sono stati anni ricchi di sco- perta, di riflessione, di progressivo innamoramento della missione. È bello riflettere sulla vita nella sua totalità, così nel mio cammino le esperienze di studio, di fede, di co- munità si sono arricchite a vicenda, diventando com- plementari. Durante il discernimento sei stata seguita da qualcuno con il quale hai condiviso le tappe della tua crescita spirituale? Sì, sono stata seguita da una missionaria della Conso- lata con la quale mi incontravo ogni mese, condivi- dendo riflessioni, domande e tappe del mio cam- mino. È importante avere una guida con la quale confrontarsi, ci vuole un riferimento che ti dia il suo
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