Missioni Consolata - Ottobre 2013

OTTOBRE 2013 amico 67 AMICO.RIVISTAMISSIONICONSOLATA.IT Poi legge e commenta 1Cor 12,14-16: « Ora il corpo non ri- sulta di un membro solo, ma di molte membra. Se il piede di- cesse: “Poiché io non sono mano, non appartengo al corpo“, non per questo non fa- rebbe più parte del corpo. E se l’orecchio dicesse: “Poiché io non sono occhio, non appar- tengo al corpo”, non per que- sto non farebbe più parte del corpo ». E conclude con la se- guente provocazione: «Tu po- tresti pensare che non sei come gli altri, o di non essere utile, ma la verità è che noi tutti siamo diversi; tu sei speciale, unico, nessuno può fare quello che tu puoi fare. Sei necessario nel corpo di Cristo. Il corpo di Cristo ha bisogno di te!». Alla fine l’animatore dà ai gruppi i vari pezzi mancanti tutti assieme e li invita a cer- care la parte che serve per completare la figura. 1. LA PARTE MANCANTE DEL CORPO La missione è riconoscere il valore di ciascuno di noi. Fornire a ciascun gruppo i pezzi di un puzzle che raffiguri un corpo umano (a seconda dello spazio disponibile: nasconderli oppure portarli a staffetta). A ogni puzzle mancherà un pezzo, una parte del corpo di- versa per ogni gruppo. Una volta composti i puzzle i ragazzi si accorgeranno che non sono completi. L’animatore provoca i ragazzi con le seguenti domande: - Quale parte del corpo manca nel vostro puzzle? - Che cosa non può fare questo bambino nel puzzle? - Che cosa accadrà al corpo se la parte mancante continuerà a mancare? - Che cosa succede al corpo quando una parte smette di funzionare? 2. TUTTO FA UN CORPO La missione è riconoscere che siamo tutti membra di un solo corpo. L’animatore chiede ai ragazzi: «Dove sono i vostri nasi?», quando rispondono, l’anima- tore dice: «Smettete di parlare, non siete mica la bocca!». «Dove sono le bocche?», e dice «smettete di muovervi, non siete la mano o il piede». «Dove sono le mani?», e dice: «Voi non siete l’orecchio, come è possibile che mi sentite?». L’animatore invita ogni gruppo a utilizzare le azioni per mo- strare le funzioni delle diverse parti dei loro corpi. «Come riuscirebbe la tua parte del corpo a effettuare le se- guenti operazioni? I nasi e le bocche, come farebbero a in- viare un sms su un cellulare? Le mani e il cervello come fareb- bero ad andare in bicicletta? I piedi e le orecchie come po- trebbero mangiare un gelato? L’animatore invita poi i gruppi a mimare delle azioni: * invio di un sms; * andare in bicicletta; * mangiare un gelato. Riflessione: «Tutto ciò che fac- ciamo richiede la collabora- zione di diverse parti del corpo che lavorano insieme. Abbiamo bisogno gli uni gli altri». © Af MC/M Conti 2010

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