Missioni Consolata - Ottobre 2013

RIFLESSIONI E FATTI SULLA LIBERTÀ RELIGIOSA NEL MONDO - 13 di Stefano Vecchia I n anni recenti, un gran nu- mero di fatti di cronaca hanno accentuato l’attenzione dei mass media sulle cosiddette «leggi antiblasfemia» che in di- versi paesi del mondo hanno portato, e portano, alla viola- zione del diritto di libertà reli- giosa. Tali leggi e politiche go- vernative, infatti, nonostante siano giustificate per lo più dalla volontà di tutelare le fedi della popolazione, sono invece spesso lo strumento per reprimere i gruppi religiosi di minoranza, o espressioni «non ortodosse» del credo di maggioranza. Sono il 47% del totale gli stati e i territori che nel mondo appli- cano legislazioni contro la bla- sfemia 1 , l’apostasia 2 o le varie forme di diffamazione della reli- gione 3 secondo una recente ana- lisi del Pew Research Center’s LibertàReligiosa Bestemmiare, cambiare credo e diffamare fede, persone o gruppi reli- giosi è reato in diversi paesi. Le leggi «antibla- sfemia» nascono con l’intento di difendere la religione, ma nei fatti soffocano la libertà reli- giosa. Mentre l’aposta- sia viene punita in 20 paesi, tutti a maggio- ranza musulmana, la blasfemia è punita an- che in paesi «insospet- tabili» come Grecia, Germania, Danimarca, Italia. Dal Pakistan all’India alla Turchia alcuni epi- sodi sono saliti alla ri- balta dell’attenzione in- ternazionale. PER «TUTELARE DIO» Forum on Religion & Public Life (centro di ricerca statunitense indipendente, specializzato in te- matiche religiose e sociali). Dei 198 paesi presi in esame durante l’anno 2011 dal Pew forum , 32 avevano specifiche leggi antibla- sfemia, 20 provvedimenti che colpivano l’apostasia e 87 ave- vano leggi per contrastare offese verso una religione, inclusi pa- role o atteggiamenti di incita- mento all’odio contro un gruppo religioso. Per raccogiere i dati e attuare le analisi, la ricerca ha utilizzato, oltre al lavoro diretto sul campo, ben 19 fonti facil- mente accessibili: dal diparti- mento di Stato Usa alle Nazioni Unite, da Human Rights Watch ad Amnesty International e International Crisis Group . Le indagini precedenti avevano sottolineato un elemento impor- # Germania, Düsseldorf: dimostrante con una bandiera turca e una foto del primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan, nel corso di un comizio del 7 luglio 2013 per sostenere la politica del governo. © Afp photo/Dpa/Henning Kaiser/GErmany out

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