Missioni Consolata - Ottobre 2013
# A sinistra : padre Miguel Piovesan, parroco di Puerto Esperanza. gere il pensiero di mons. Franci- sco González Hernández, vicario apostolico di Puerto Maldonado (a cui la mia parrocchia appartiene). Le sue parole fanno capire, a chi vuole capire, l’influenza di gruppi e associazioni «mascherati di ecologia». padre Miguel Piovesan, parroco di S. Rosa del Purús, Puerto Esperanza, Purús, Ucayali, Perú IL VICARIO APOSTOLICO DI PUERTO MALDONADO R isulta triste dover ammet- tere che la situazione della vita e delle genti del Purús non è cambiata per niente ri- spetto alla secolare prostrazione. Fin dall’epoca del caucciù e prima e dopo e adesso, continuano a succedersi aggressioni di diversi soggetti contro la vita, la dignità, la libertà e i diritti dei diversi po- poli indigeni che abitano la pro- vincia. La maggior parte di chi è arrivato nel Purús non è arrivata per dare, condividere, insegnare, imparare o liberare. Costoro sono arrivati per usurpare, schiavizzare, scom- mettere, sfruttare, imporre. Davanti a questa aggressione poco hanno potuto fare ieri e poco possono fare oggi, alcuni fratelli indigeni che sono stati privati e si continuano a privare del diritto ad avere una formazione, delle cono- scenze, una professione che li renda capaci di vedere, giudicare e attuare secondo criteri propri, indipendenti e liberi. Prima sono stati i signori del caucciù che li hanno schiavizzati, poi sono ve- nuti altri sfruttatori, oggi a ingan- narli sono gli «assessori», i «tu- tori ecologici». Con l’adulazione e varie regalie, i padroni sceglievano alcuni indi- geni perché fossero gli esecutori della schiavitù tra i loro popoli. Li sceglievano tra i più ambiziosi o crudeli perché agissero con fero- cia contro i loro stessi fratelli. In cambio questi padroni ricevevano un trattamento particolare e pro- prietà come se fossero dei colo- nizzatori. Oggi, assessori travestiti da eco- logisti, sociologi, antropologi, scelgono tra gli stessi indigeni i rappresentanti di varie Federa- PERÚ ferisco solamente e puramente al Purús - costoro si sono convertiti nei nuovi «padroni». Loro stabili- scono ciò che si deve e ciò che non si deve fare nel «loro giar- dino». Agli indigeni, che sono i pa- droni naturali, un giorno diranno che ormai non è possibile né pe- scare, né cacciare, né far uso del legno, né camminare come e dove si vuole. Ad alcuni indigeni daranno una credenziale nominandoli «guar- daboschi» e assegnando loro un piccolo salario la cui quantità sarà molto lontana dal salario primo- mondialista che starà ingros- sando il conto bancario di ecologi- sti, sociologi, antropologi, asses- sori nelle banche di Pucallpa o meglio di Lima o di qualsiasi altra città europea o nordamericana. zioni, li promuovono a cariche pubbliche e fanno loro credere che la loro consulenza è assoluta- mente imprescindibile per pro- teggere i popoli indigeni dai tanti nemici (immaginari) che sono pronti ad andare nel Purús (per quale via?) per sterminarli. Se i trafficanti del caucciù soddi- sfacevano la loro avarizia strap- pando il lattice all’albero della gomma, se i padroni cercavano la ricchezza nello sfruttamento della terra, del legno, delle pelli di animali, oggi gli ecologisti delle «multinazionali ambientaliste» semplicemente si appropriano delle terre del Purús. Le fanno di- ventare «i giardini privati del Primo Mondo», sebbene le chia- mino Parchi nazionali, Riserve, Zone intangibili. Alla fine - e mi ri- LA PROVINCIA DI PURÚS L OCALIZZAZIONE : la provincia amazzo- nica di Purús si trova nel dipartimento peruviano di Ucayali (Pucallpa) e con- fina a Nord con il Brasile e a Sud con il dipartimento di Madre de Dios (Puerto Maldonado). S UPERFICIE : 17.847 chilometri quadrati. P OPOLAZIONE : 4.000 abitanti, 2.500 dei quali indigeni. P OPOLI INDIGENI : Cashinahua, Culina, Sharanahua, Chaninahua, Amahuaca, Mastanahua, Ashaninka, Yine, Piro; i Cashinahua costituiscono l’etnia più numerosa, gli Amahuaca la meno (con soltanto una ventina di membri). C APOLUOGO DI PROVINCIA : Puerto Esperanza. C OMUNITÀ INDIGENE : 44, soltanto 8 con più di 100 componenti. E CONOMIA : gli indigeni vivono di caccia, pesca e agricoltura di sussistenza; l’unica attività economica rilevante è quella legata al commercio del legname pregiato (cedro e caoba). A TTRATTIVE : il «Parco nazionale dell’Alto Purús», istituito nel 2004, è il più esteso del Perú (www.pnaltopurus.pe) . C OLLEGAMENTI ATTUALI : voli aerei da Pucallpa, capoluogo di Ucayali, a Puerto Esperanza (600 chilometri) attuati, due volte a settimana, da North American Float Plane Service Sac per 140 soles a tratta (il salario minimo peruviano è di 750 soles); i voli militari costano meno, ma non hanno una fre- quenza prefissata. 52 MC OTTOBRE 2013
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