Missioni Consolata - Ottobre 2013

38 MC OTTOBRE 2013 OSSIER UNA SINTESI Dai vari pronunciamenti del Magistero e dai docu- menti preparatori al Sinodo emerge che la nuova evangelizzazione consiste nell’immaginare situa- zioni, luoghi di vita, azioni pastorali che permettano alla gente di uscire dal «deserto interiore», imma- gine usata da Papa Benedetto XVI per raffigurare la condizione umana attuale prigioniera di un mondo che ha espulso la questione di Dio dal proprio oriz- zonte. Avere il coraggio di riportare la domanda su Dio dentro questo mondo; avere il coraggio di ridare qualità e motivazioni alla fede di molti delle nostre Chiese di antica fondazione, questo è il compito spe- cifico della nuova evangelizzazione. Il compito della nuova evangelizzazione non può es- sere ridotto a un semplice esercizio di aggiorna- mento di alcune pratiche pastorali, ma richiede una comprensione molto seria e profonda delle cause che hanno portato l’Occidente cristiano a trovarsi in una simile situazione. Quindi il termine «nuova evangelizzazione» richiama l’esigenza di una rinnovata modalità di annuncio, so- prattutto per coloro che vivono in un contesto, come quello attuale, in cui gli sviluppi della secolarizza- zione hanno lasciato pesanti tracce anche in paesi di tradizione cristiana. La nuova evangelizzazione è da considerarsi anzi- tutto come un’esigenza, poi come un’operazione di di- scernimento e infine come uno stimolo alla Chiesa di oggi. COSA S’INTENDE PER NUOVA EVANGELIZZAZIONE Che cos’è la «nuova evangelizzazione»? Il Beato Papa Giovanni Paolo II nel primo discorso che avrebbe dato notorietà e risonanza a questo termine, rivol- gendosi ai Vescovi del continente latinoamericano, così la definiva: «La commemorazione del mezzo mil- lennio di evangelizzazione [dell’America Latina, ndr.] avrà il suo pieno significato se sarà un impegno vo- stro come Vescovi, assieme al vostro Presbiterio e ai vostri fedeli; impegno non certo di rievangelizza- zione, bensì di una nuova evangelizzazione. Nuova nel suo ardore, nei suoi metodi, nelle sue espres- sioni» (Giovanni Paolo II, Discorso all’Assemblea del Celam, Port-au-Prince , 9/03/1983, n.3). La nuova evangelizzazione è «la capacità da parte della Chiesa di vivere in modo rinnovato la propria esperienza comunitaria di fede e di annuncio dentro le nuove situazioni culturali che si sono create in questi ultimi decenni» (IL 47). Non si tratta di un nuovo modello di azione pastorale, che si sostituisce semplicemente ad altre forme di azione (la prima evangelizzazione, la cura pastorale), quanto piuttosto di un processo di rilancio della mis- sione fondamentale della Chiesa. Quest’ultima, inter- rogandosi sul modo di vivere l’evangelizzazione oggi, non esclude di verificare se stessa e la qualità dell’e- vangelizzazione delle sue comunità. La nuova evan- gelizzazione impegna tutti i soggetti ecclesiali (sin- goli, comunità, parrocchie, diocesi, Conferenze Epi- scopali, movimenti, gruppi e altre realtà ecclesiali, religiosi e persone consacrate) a una verifica della vita ecclesiale e dell’azione pastorale, e richiede un lento ma efficace lavoro di revisione del modo di es- sere Chiesa tra la gente, affinché le comunità cri- stiane diventino veri centri di irradiazione e di testi- monianza dell’esperienza cristiana, sentinelle capaci di ascoltare le persone e i loro bisogni. La nuova evangelizzazione è il nome dato a questo ri- lancio spirituale, a questo avvio di un movimento di conversione che la Chiesa chiede a se stessa, a tutte le sue comunità, a tutti i suoi battezzati I DESTINATARI Dai vari documenti e dai pronunciamenti del Magi- stero si ricava che lo spazio geografico entro cui si sviluppa la nuova evangelizzazione, senza essere esclusivo, riguarda primariamente l’Occidente cri- stiano. Così pure i destinatari della nuova evangeliz- zazione appaiono sufficientemente identificati: si tratta di quei battezzati che nelle nostre comunità vi- vono una nuova situazione esistenziale e culturale, dentro la quale di fatto è compromessa la loro fede e la loro testimonianza. È chiaro che la nuova evangelizzazione assume l’Oc- cidente come luogo di «esempio tipico», piuttosto che come obiettivo unico. Perché l’urgenza della nuova evangelizzazione non può essere ridotta a si- tuazioni che riguardino esclusivamente l’Europa e il Nord America. Come afferma Papa Benedetto XVI, «anche in Africa, le situazioni che richiedono una nuova pre- sentazione del Vangelo, non sono rare. […] La nuova evangelizzazione è un compito urgente per i cristiani in Africa, perché anch’essi devono rianimare il loro entusiasmo di appartenere alla Chiesa. Sotto l’ispira- zione dello Spirito del Signore risorto, essi sono chia- mati a vivere, a livello personale, familiare e sociale, la Buona Novella e ad annunciarla con rinnovato zelo alle persone vicine e lontane, impiegando per la sua diffusione i nuovi metodi che la Provvidenza divina mette a nostra disposizione» ( Africae Munus nn. 165.171). © AFMC/J Patias 2011

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