Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2013
AGOSTO-SETTEMBRE 2013 MC 77 S econdo l’Oms e l’Unicef, nei paesi a basso reddito ogni anno muore circa un milione e mezzo di bambini per non essere stati allattati al seno. L’alimentazione artificiale dei neonati infatti comporta due tipi di problemi. Innanzitutto l’alto costo dei latti in formula non può essere sostenuto dalle madri, che - dopo avere provato il latte in omaggio - si ritrovano ad avere perso il proprio (la mancata su- zione al seno riduce progressiva- mente la montata lattea fino ad azzerarla) e ad essere costrette a proseguire con l’allattamento ar- tificiale. L’unica soluzione trovata da queste madri per fare fronte alla spesa ingente è quella di di- luire il latte fino a compromet- terne il valore nutritivo, quindi il neonato diventa progressiva- mente denutrito, con possibili danni neurologici e rischio di morte. L’altro grave problema è rappresentato dalla carenza di igiene nella pulizia dei biberon, oppure dall’uso di acqua contami- nata per la diluizione del latte, fattori che possono scatenare gravissime infezioni gastrointesti- nali, spesso letali. A queste si possono aggiungere altrettanto gravi infezioni respiratorie e otiti, per il mancato sviluppo del si- stema immunitario poiché il latte in formula, a differenza di quello materno, non apporta anticorpi. I vari tipi di latte artificiale, per quanto reclamizzati come uma- nizzati, maternizzati, ecc., non po- tranno mai essere nemmeno lon- tanamente paragonabili al latte materno, che è una sostanza viva, derivante direttamente dal san- gue ed è altamente «specie-spe- cifico» (quindi diverso da specie a specie di mammiferi). Nel latte materno si trovano numerosi componenti presenti in bassa concentrazione, che non sono strettamente correlati all’au- mento ponderale del bambino, ma al corretto e normale sviluppo del suo apparato digerente, di quello immunitario e del sistema nervoso. Solo il latte umano con- tiene elementi specie-specifici che sono necessari al momento della nascita per la normale colo- nizzazione batterica del tratto ga- stro-intestinale del neonato (come l’immunoglobulina A se- cretoria o SIgA, la lattoalbumina ed oltre 100 tipi di oligosaccaridi). Vi sono poi elementi che promuo- vono la maturazione dell’apparato digerente e ne riducono la per- meabilità (nucleotidi, oligosacca- ridi, fattori di crescita e la lattofer- rina). Inoltre la SIgA, la lattofer- rina, la lattoalbumina e gli oligo- saccaridi - insieme con il liso- zima, gli acidi grassi ed i leucociti - combattono le infezioni e le in- fiammazioni. Infine i nucleotidi, i fattori di crescita, la SIgA e gli or- moni favoriscono e modulano lo sviluppo del sistema immunitario del bambino. Inoltre, il «colostro», cioè la prima secrezione mam- maria prodotta nei primi due giorni di puerperio in quantità va- riabile tra 70 e 200 cc. e con com- posizione nettamente diversa da quella del latte, è di fondamentale importanza per il neonato perché la sua composizione facilita note- volmente il passaggio dalla nutri- zione placentare a quella attra- verso l’intestino. Esso inoltre con- tiene enzimi capaci di iniziare la digestione delle proteine, dei grassi e degli zuccheri, oltre a di- screte quantità di anticorpi e di vi- tamina A, B6 e C ed ha un mag- giore contenuto di proteine e mi- nore di zuccheri e di grassi ri- spetto al latte (nel quale si tra- sformerà successivamente). In realtà, l’allattamento al seno è vantaggioso tanto per il bambino, che per la mamma. Tra i vantaggi per il bimbo ci sono: una migliore conformazione della bocca; una minore probabilità di contrarre gastroenteriti (o di contrarne di minore gravità); protezione da in- fezioni come polmoniti, otiti, infe- zioni urinarie e da Haemophilus influenzae ; una minore probabi- lità di sviluppare allergie; un mi- glioramento della vista e dello sviluppo psicomotorio; un miglio- ramento dello sviluppo intestinale con minore rischio di occlusioni; una protezione da malattie croni- che, come il diabete di tipo 1, la cistite ulcerativa ed il morbo di Crohn; una minore probabilità di ammalarsi di diabete di tipo 2 e di obesità nell’adolescenza o nella vita adulta. Per quanto riguarda la mamma i vantaggi sono: ripresa dal parto, con ritorno dell’utero violazioni. La norma fa seguito ad altri due decreti ministeriali del 2005 e del 2009, che avevano av- vicinato la normativa italiana 2 , senza però prevedere sanzioni per le violazioni, a quella degli al- tri paesi, aderenti al «Codice in- ternazionale sulla commercializ- zazione dei sostituti del latte ma- terno». Quest’ultimo fu approvato nel 1981 dall’ Assemblea mon- diale della salute (Ams) e in se- guito fu aggiornato con alcune ri- soluzioni. Tale codice venne fatto proprio dall’Unicef, per cui spesso se ne parla come del Co- dice Oms/Unicef. Lo scopo del Codice è quello di proteggere l’al- lattamento al seno dalla concor- renza dei sostituti del latte ma- terno e dall’enorme giro d’affari delle multinazionali produttrici sia dei latti in formula e degli ali- menti per l’infanzia, che degli og- getti in uso per l’allattamento ar- tificiale. Nonostante a tale codice abbiano formalmente aderito an- che le multinazionali suddette (e anzi abbiano partecipato attiva- mente con i loro rappresentanti alla sua stesura, in modo da di- fendere il più possibile il loro giro d’affari), e nonostante molti paesi aderenti abbiano legiferato in maniera più o meno aderente a esso, il marketing del latte artifi- ciale e di tutto ciò che l’accompa- gna è sicuramente uno dei fattori che contribuisce a mantenere i tassi di allattamento al seno infe- riori a quelli raccomandati dal- l’Oms. Secondo quest’ultima, l’al- lattamento al seno dovrebbe es- sere esclusivo per i primi sei mesi di vita (a richiesta del bebé e senza orari prefissati), dopodiché è raccomandato che venga pro- tratto fino a due anni, contempo- raneamente all’assunzione di ali- mentazione complementare. La realtà dei fatti è invece ben di- versa e con conseguenze spesso tragiche, soprattutto nei paesi del Sud del mondo, dove le tecniche di marketing delle multinazionali produttrici di latti in formula, Ne- stlè in testa, sono particolar- mente aggressive e consistono solitamente in iniziali forniture gratuite di tali latti ai presidi ospedalieri, che li distribuiscono alle neomamme per indurne la dipendenza. MC RUBRICHE
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