Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2013
Anche oggi, a cent’anni dall’as- segnazione del Kaffa all’Istituto, l’Etiopia continua a essere un paese nel quale l’entrata e la permanenza sono tutt’altro che scontate. Fino a poco tempo fa, riferiscono i padri attivi in Etio- pia, la Chiesa Cattolica aveva lo status di resident charity (istitu- zione benefica residente) e i mis- sionari erano autorizzati a ope- rare in quanto membri di tale istituzione e con incarichi speci- fici, determinati e a termine. Oggi, sebbene sia di recente cambiata la legislazione, il prin- cipio sembra essere rimasto lo Meki dove, nel giro di tre anni, furono messe in funzione quattro parrocchie con le relative attività di promozione umana, cioè scuole materne, elementari, pro- fessionali, dispensari, centri di assistenza ai bambini disabili e ai non vedenti (vedi l’articolo di B. Bellesi su MC 05/2003, I grandi missionari: Padre Giovanni De Marchi ). Gli anni Settanta furono anche quelli dell’arrivo dei mis- sionari della Consolata a Gambo dove nel 1980, su richiesta delle autorità etiopi, si iniziò ad adibire una parte del già esistente leb- brosario a ospedale generale. Uno dei progetti che in questo momento Mco sta sostenendo è quello dell’informatizzazione dell’ospedale di Gambo. Dato il suo grande bacino d’utenza – sulla carta sarebbe di circa centomila persone, ma la prove- nienza dei pazienti suggerisce che quella servita sia un’area molto più ampia – l’ospedale deve gestire una quantità note- vole di pazienti e quindi di informazioni, documenti, car- telle cliniche. Attualmente la re- gistrazione dei pazienti avviene in modo manuale su supporto cartaceo, ma questo metodo ge- nera problemi per l’identifica- zione univoca del paziente, la conservazione dati, la compren- sione grafica, la completa e cor- retta compilazione dei docu- menti e crea difficoltà di coor- dinamento fra i reparti dell’o- spedale, il laboratorio, la farma- cia e l’amministrazione. Può succedere, cioè, che il paziente smarrisca documenti come le prescrizioni mediche o che il personale impieghi ore nella ri- cerca delle cartelle dei pazienti, a volte accatastate anche sul pavimento ( vedi foto ). Con il progetto di informatizzazione si vorrebbe dunque procedere al- l’acquisto di macchine e server , all’installazione dei programmi di gestione e alla formazione del personale per l’utilizzo del si- stema. I benefici derivanti dalla realizzazione di questo progetto saranno un minor rischio di per- dita di informazioni relative al paziente e alla terapia e un al- leggerimento del carico di la- voro, oggi davvero pesante, per il personale dell’ospedale. ( Chi.Gio. ) AMBO, INFORMATIZZARE L’OSPEDALE G Cooperando… 74 MC AGOSTO-SETTEMBRE 2013 # Qui: immagini dell’archivio dell’Ospedale di Gambo. | Sopra: p. Giovanni De Marchi (1914-2003) che guidò il ritorno dei missionari della Consolata in Etiopia nel 1970. | Sopra a destra: il poster di Meles Zenawi di cui si parla nel testo. © Archivio Fotografico MC © Ospedale di Gambo
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