Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2013

come molti altri. È strano perché buona parte dei rifugiati presenti a Torino ha fruito della masto- dontica organizzazione messa in piedi nel 2011, quella che prese il nome di «Emergenza Nord Africa». Progetto del ministero dell’Interno, istituito per accom- pagnare tramite strutture ita- liane i profughi fuggiti dalla guerra in Libia. Progetto molto strutturato che, come minimo, doveva portare a una conoscenza della lingua italiana almeno spendibile. Ma buona parte delle persone che vivono in questa struttura sembrano sbarcate da pochi giorni. È FINITA L’EMERGENZA? Nella primavera del 2011 la fuga dalle coste Nord libiche sconvolte dai bombardamenti portò in Italia sessantamila persone. Di questi circa un terzo si fermarono, i re- stanti decisero di continuare il loro viaggio verso il Nord Europa. È bene ricordare che i rifugiati politici presenti nel nostro paese sono circa un decimo di quelli che vivono in Germania o in Francia. Il termine «invasione» è da consi- derarsi quindi improprio. Per questa ragione i profughi giunti durante la guerra libica sono stati di fatto obbligati a rimanere in Italia dalle autorità francesi e te- desche che hanno chiamato alla responsabilità il governo italiano. Ma la doverosa assistenza a que- ste persone in fuga si è trasfor- mata in un caos molto oneroso e scarsamente proficuo. Un mi- liardo di euro, mediamente 20 mila euro spesi in servizi per ogni uomo, donna o bambino appro- dato nel nostro paese. Nono- stante questi fondi spesi, oggi le grandi metropoli subiscono il problema di migliaia di stranieri che vagano senza meta, senza la- voro, senza casa. Non tutto è an- dato sprecato ovviamente, so- prattutto i progetti che hanno coinvolto piccoli gruppi hanno portato a risultati concreti. Ma ci si domanda che fine abbiano fatto le associazioni che avevano assi- stito i profughi durante il progetto «Emergenza Nord Africa», quanto per ogni rifugiato veni- AGOSTO-SETTEMBRE 2013 MC 61 # Sopra : marito e moglie consu- mano il tè con un amico. # A fianco : una troupe televisiva francese effettua interviste ai migranti.

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