Missioni Consolata - Luglio 2013

ciso insieme a tre diaconi all’uscita della messa e quello del prete or- todosso Paulos Amer Iskandar, sgozzato dagli islamisti. La vita dei cristiani in Iraq è molto meno sicu- ra adesso che durante il regime di Saddam Hussein e questo spiega perché si sia registrato il più gran- de esodo di cristiani dal paese in questi ultimi decenni. (Radio Vaticana) BRASILE GMG RIO 2013 I l 21 luglio, due giorni prima del- l’inizio ufficiale della Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro (23-28 luglio) circa 200 giovani ebrei, cattolici e musulma- ni s’incontreranno nella città bra- siliana per presentarsi reciproca- mente e proporre azioni concrete di dialogo interreligioso. Ogni dele- gazione illustrerà, con l’ausilio di video, la propria religione e gli sforzi che intende mettere in cam- po per la tolleranza e la riconcilia- zione. L’iniziativa, «inedita nella storia», è nata sull’onda di un ap- puntamento che mensilmente si rinnova a Rio, dove musulmani, e- brei e cattolici cercano di promuo- vere il rispetto e la comprensione reciproca. «Per noi è un onore par- tecipare alla Gmg - hanno detto al- cuni leaders musulmani - sarebbe la nostra prima volta; è un evento religioso che passerà alla storia». (Radio Vaticana) TERRA SANTA MOSAICI E DIALOGO I mosaici della basilica del Getse- mani sul Monte degli ulivi diven- tano un ponte fra culture e religio- ni diverse, grazie alla passione di un giovane professore musulma- no. Khalid Hamdan, palestinese di Betlemme, è laureato in storia dell'arte e da anni lavora come vo- lontario per Ats Pro Terra Sancta , organizzazione non governativa della Custodia di Terra Santa. Da alcuni anni l'associazione ha dato il via a un programma di restauro di opere musive coinvolgendo sei giovani palestinesi del Mosaic Center di Gerico nel recupero del- le volte della basilica del Getse- mani. Come confessa lo stesso Khalid, sono stati l'amore per l'ar- te e la bellezza dei mosaici delle basiliche a portarlo a incontrare le tradizioni religiose millenarie del- la Palestina: «Per poter vivere in- sieme cristiani, musulmani ed e- brei devono conoscersi, solo così può nascere un dialogo che coin- volge anzitutto la popolazione». Con questo desiderio dal novem- bre scorso, egli spiega ai bambini delle scuole di Gerusalemme est, in gran parte musulmani, l'arte del mosaico e la loro funzione de- corativa nella basilica del Getse- mani, detta anche delle Nazioni. La speranza di Khalid è che l'ini- ziativa stimoli la riconciliazione e il desiderio di conoscersi fra i tre popoli della Terra Santa: cristiani, musulmani ed ebrei. (Asia News) IRAQ L’ESODO DEI CRISTIANI D alla caduta di Saddam Hussein nel 2003, circa l’80% dei cri- stiani iracheni hanno lasciato il paese. Dalla fine del regime circa un migliaio di cristiani sono stati assassinati e una sessantina di chiese sono state bersaglio degli attacchi degli estremisti. Quella che una volta era la culla della ci- viltà e del cristianesimo è oggi un luogo dove i cristiani sono minac- ciati, perseguitati o cacciati e devo- no nascondersi. Il 31 ottobre 2010, un sanguinoso attentato contro la cattedrale siro-cattolica di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, a Baghdad, è costato la vita a una cinquantina di fedeli. Lunga è poi la lista di assassinii di leader reli- giosi, tra cui quelli dell’arcivescovo di Mossul Paulos Faraj Rahho, di padre Rajhid Ganni, rettore della chiesa caldea del Santo Spirito uc- N ella città di Beira si è svolta la Prima Settimana So- ciale Nazionale, organizzata dalla Conferenza dei Religiosi e delle Religiose del Mozambico (Cirm- Conferemo), alla quale hanno partecipato 58 missionari di 40 congregazioni religiose presenti nel paese. La legge della terra, il traffico di esseri umani e la violenza contro le donne, questi i temi su cui hanno riflettuto i parteci- panti sotto la guida di esperti. Temi sui quali si è costa- tata una grande ignoranza della gente e delle comunità, fatto che rende difficile un’azione pastorale più efficiente ed effettiva in difesa della vita. Colpiti dallo scandalo delle ingiustizie sociali sotto forma di violazioni dei diritti umani, i missionari hanno concluso i lavori con una di- chiarazione comune nella quale ripudiano con forza il traffico di esseri umani, la violenza contro le ragazze e lo sradicamento dalla terra che avviene nelle co- munità; condannano tutte le azioni che portano alla distruzione della vita e della dignità umana; denun- ciano l’impunità, l’indifferenza e la complicità che favoriscono gli autori materiali e morali di tali crimini. Per questo assumono l’impegno di sviluppare iniziative concrete per diffondere la conoscenza della legge sul traffico degli esseri umani e della legge della terra allo scopo di prevenire e rispondere a tali crimini, cominciando dalle comunità dove i religiosi stessi vivono e lavorano. P. Diamantino Guapo Antunes, Imc MOZAMBICO: PRIMA SETTIMANA SOCIALE LUGLIO 2013 MC 9 La Chiesa nel mondo

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