Missioni Consolata - Luglio 2013
LUGLIO 2013 MC 61 MC ARTICOLI ai propri leader, gli unici portatori dell’ideologia del juche , o auto- sufficienza come vien tradotto, memori anche di un passato in cui il Paese è stato mira delle grandi potenze, prima la Cina, poi il Giappone, poi stretto nello scon- tro tra i blocchi. «La Corea del Nord è fiera della propria indipen- denza. Nessuno può dirle cosa fare», viene ricordato da Brian Reynolds Myers della Dongseo University di Pusan nella sua ana- lisi della propaganda nordco- reana. IL RUOLO DI PECHINO E la Cina? Che l’influenza può esercitare Pechino sul riottoso al- leato? In una recente analisi del Nautilus Insitute si usa la me- tafora dell’elefante (la Cina) che entra nel prato schiacciando l’erba. Questa è il timore di Pyongyang in termini di indipen- denza. Per Pechino è invece una questione tanto di prestigio inter- nazionale quanto di interesse na- zionale. Accettando le sanzioni, aumentando i controlli alla do- gana e con la decisione unilate- rale della Bank of China di chiu- dere il conto domiciliato presso i propri sportelli della nordcoreana Foreign Trade Bank , accusata di finanziare il programma nucleare di Pyongyang, la Cina mostra al mondo di essere una potenza re- sponsabile e manda allo stesso tempo un segnale all’alleato. Il legame «di sangue» stretto ai tempi della guerra di Corea ri- schia di rivelarsi controprodu- cente per Pechino. Le bizze della Corea del Nord sono un alibi per il mantenimento e per il potenzia- mento dell’apparato militare sta- tunitense nella regione a soste- gno degli alleati sudcoreani e nip- ponici. Gli Usa hanno già decre- tato l’Asia come il fulcro della pro- pria attuale e futura strategia estera ed economica. Nelle stesse zone dove la Cina vuole far valere la propria influenza. Andrea Pira* GLOSSARIO (*) A NDREA P IRA , sinologo e giornalista, scrive di Asia orientale e Cina per l’a- genzia China Files e per Internazio- nale . È socio dell'associazione indi- pendente di giornalisti Lettera 22 . K AESONG : è il complesso industriale in- ter-coreano di Kaesong, nell’omonima città a una decina di chilometri a Nord della zona demilitarizzata che spacca la penisola. È considerato uno dei risul- tati più duraturi della politica di disten- sione tra le Coree avviata a cavallo tra gli anni Novanta del secolo scorso e i primi anni Duemila. Gli impianti fu- rono aperti nel 2003. Nell’area indu- striale 123 piccole e medie aziende sud- coreane danno lavoro a 50mila nordco- reani. Gli operai sono pagati 128 dollari, gran parte dei quai vanno però a rim- pinguare le casse di Pyongyang. Nel 2012, sottolinea il Financial Times , la produzione ha toccato i 470 milioni di dollari, in aumento del 17 per cento ri- spetto all’anno precedente. K CNA : la «Korea Central News Agency» è l’agenzia giornalistica di Stato. Fondata nel 1946, è la voce uffi- ciale del Partito dei lavoratori, il par- tito unico al potere, e del governo nord- coreano. È accessibile all’indirizzo in- ternet kcna.kp , con dominio coreano, o sul server giapponese all’indirizzo kcna.co.jp . J UCHE : è l’ideologia alla base del re- gime. Il termine è tradotto come «auto- sufficienza». Elaborata da Kim Il-sung è assurta a ideologia grazie all’opera di propaganda del figlio e poi futuro lea- der Kim Jong-il. Mescola socialismo, maoismo e nazionalismo, spesso pun- tando l’accento su quest’ultimo ed en- fatizzando l’immagine della Corea del Nord accerchiata da potenze straniere e capace di resistere con le proprie forze. M USUDAN : spostati sulla costa orien- tale sono stati lo spauracchio delle set- timane di tensione nella penisola. Sono missili a media gittata capaci di coprire 3mila-4mila chilometri, quindi in teoria le basi Usa a Guam. Sono stati mostrati per la prima volta durante una parata militare del 2010. Non è chiaro se siano mai stati testati. R ODONG S INMUN : il quotidiano dei lavo- ratori è il giornale ufficiale del Partito dei lavoratori coreano e il principale del paese. Fu fondato nel 1945. È consi- derato una fonte ufficiale su molti temi della politica nordcoreana. Dal 1996 l’e- ditoriale di Capodanno presenta le li- nee che il paese seguirà per i successivi dodici mesi.
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