Missioni Consolata - Luglio 2013

MC DECRESCO, QUINDI SONO a fare la loro formazione prematrimoniale». Ri- prende Olga: «È sorprendente verificare come ci si abitua a vivere con poco. Nell’autunno avevamo già realizzato un piccolo bagno e potevamo vivere in una cucinotta della casa che ora è adibita all’ospitalità. Sicuramente è stato un inverno freddo fuori ma caldo dentro: nel cuore e nelle intenzioni». VITA «TIPICA» IN BORGATA Liretta: «Noi viviamo qui, ci siamo sempre 24 ore su 24 per chi è in difficoltà. La nostra accoglienza si ri- volge alle coppie prima e dopo il matrimonio ma è ca- pitato che ci chiedessero di ospitare qualche situa- zione di disagio e, ovviamente, abbiamo aperto la no- stra porta. Diamo conforto, amicizia, ascolto, pranzi e cene pronte e un letto caldo. Coccolare la coppia e farla sentire a casa è il nostro compito. Attenzione: ci concentriamo sulla crescita personale della coppia, sull’offrirle uno spazio esclusivo, perché sono il ma- rito e la moglie che fanno fatica a mettersi in discus- sione. Quando i figli crescono e prendono la loro strada, la coppia resta e se non si è alimentato un rapporto profondo e autentico negli anni, tutto si sfalda e ci si ritrova soli. Abbiamo anche una buona rete di professionisti della coppia e, per approfondi- menti specifici su coppie in crisi, non esitiamo a con- sigliare un parere più professionale del nostro». Numericamente, quante coppie ospita Liretta? «È difficile fare una stima numerica per la continua evo- luzione degli eventi, abbiamo iniziato con poche cop- pie e oggi ne abbiamo otto per il cammino pre-matri- moniale, altre 15 che seguiamo dopo il matrimonio e tutta l’accoglienza quotidiana». Seppur sotto una pioggia incessante, quello che spicca in armonia con il verde circostante è una pic- cola cappella di pietra. La domanda sorge spontanea: a Liretta occorre essere praticanti o l’accoglienza è per tutti? A rispondere è Mario: «Noi abbiamo de- ciso di costruire la cappella per poter praticare la no- stra spiritualità ma non obblighiamo nessuno a vi- vere della stessa fede: i nostri ospiti devono sentirsi “liberi”. Sono stati i nostri figli e i loro amici ad aiu- tarci a creare una dimensione laica ed è stata pro- prio questa forma liberale che ha poi favorito un riav- vicinamento alla spiritualità anche da parte di alcuni giovani, da tempo lontani dalla fede». DESBARASUMA : LA DECRESCITA NON TEORIZZATA L’accoglienza di Olga e Mario è semplice ma gene- rosa, anche nella quantità del cibo. Ci chiediamo come facciano con le spese e Olga ci chiarisce che in ogni camera c’è una busta per le offerte. Ognuno of- fre il suo contributo e se non ne ha la possibilità non importa, può offrire un aiuto pratico viste le continue necessità in borgata. Nel corso degli anni la coppia sostiene però di aver sperimentato che spesso le per- sone con maggiori difficoltà economiche offrono il massimo. Per Maurizio Pallante ( vedi articolo ) la decrescita è una vita in crescita. Crescita di valori, di pienezza di esperienze, di tempo per dialogare. Prima di ritirarci nel nostro rifugio per la notte, domandiamo ancora a Olga e Mario di parlarci del loro modo di vivere se- condo la chiave della decrescita. Ci rispondono quasi in coro: «Il denaro e il successo non ci dava la felicità. La mera produzione per il consumo ci avviliva. Per noi decrescere è trovare un “posto al sole”, in senso metaforico, dove star bene e poter aiutare gli altri. Questo esserci per gli altri può esistere solo se si è LUGLIO 2013 MC 43 A fianco: Olga e Mario (primi a sinistra) con alcune coppie ospiti nella loro casa di Liretta.

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