Missioni Consolata - Luglio 2013
BRASILE 16 MC LUGLIO 2013 PANE E LIBERAZIONE «Non riesco a parlare di Dio a chi non ha da mangiare», confessa padre Pasquale. Pare un’affer- mazione della teologia della libe- razione, un mondo a cui i sale- siani - per scelta e per tradizione - non sono mai stati molto vicini. «Questa - spiega convinto il mis- sionario - è la vera teologia della liberazione. Quella di Hélder Câ- mara e Luciano Mendes». In ve- rità, poco importa incasellare l’a- zione di padre Pasquale Forin. Mai come nel suo caso vale il detto popolare: «Più delle parole contano i fatti». Fatti che a Co- rumbá si possono vedere e toc- care con mano. Paolo Moiola chiamata in ricordo di una suora italiana dell’Operazione Mato Grosso 3 . Come le precedenti, an- che questa è una bella costru- zione, con tre case indipendenti collegate da un giardino molto curato, con alberi in fiore e alta- lene. Nella struttura sono ospitati bambini da 0 a 6 anni che sono stati abbandonati o che sono stati tolti, per gravi motivi, alle fami- glie d’origine. «Rimangono qui - spiega il padre - finché saranno reinseriti in famiglia oppure dati in adozione». Due targhe poste all’entrata ri- cordano i principali benefattori: # Qui sopra : ragazzi al Caij di Corumbá. In alto : una maestra imbocca i piccoli ospiti del Cripam. N OTE 1 - Padre Ernesto Sassida è morto il 13 marzo 2013 all’età di 93 anni. 2 - Il crack è un sottoprodotto della coca; la maconha è la marijuana; la cola è la colla; il real ( reais , al plurale) è la mo- neta brasiliana. Un euro vale 2,7 reais (quotazione a giugno 2013). 3 - Nome di un movimento di volontariato nato nel 1967, legato ai salesiani. Ne par- liamo anche nel riquadro di pagina 15. varie città italiane (Torino, Ales- sandria, Valenza, Pietra Ligure, Desenzano, Borghetto) e l’asso- ciazione Rotary . Anche in questo caso i soldi raccolti sembrano stati impiegati al meglio. Il luogo appare molto accogliente, pulitis- simo e funzionale. Incontriamo due volontarie inter- nazionali: Venus è un’insegnante di Londra che si fermerà un anno; Maria Vicenta è basca ed è qui da 5 anni, pur avendo figli e nipoti in Spagna. Maria ci accom- pagna nella stanza dove, nelle culle, stanno dormendo due bambini di pochi mesi, un ma- schio e una femmina. La bambina è stata portata al Centro perché la mamma è una consumatrice di droghe. «Nella quasi totalità dei casi i bambini - ci viene spiegato - provengono da famiglie composte dalla sola mamma».
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