Missioni Consolata - Giugno 2013

GIUGNO 2013 amico 71 Per questo vi invito a radicarvi nella preghiera e nei Sacramenti. L’evangelizzazione autentica nasce sem- pre dalla preghiera ed è sostenuta da essa [...]. Sap- piate trovare nell’Eucaristia la sorgente della vostra vita di fede e della vostra testimonianza cristiana [...]. Ricorrete frequentemente al Sacramento della Ricon- ciliazione: è un incontro prezioso con la misericordia di Dio che ci accoglie, ci perdona e rinnova i nostri cuori nella carità [...]. [...] A volte sarete chiamati a dare prova di perseve- ranza, in particolare quando la Parola di Dio susciterà chiusure od opposizioni. In certe regioni del mondo, alcuni di voi vivono la sofferenza di non poter testimo- niare pubblicamente la fede in Cristo, per mancanza di libertà religiosa. E c’è chi ha già pagato anche con la vita il prezzo della propria appartenenza alla Chiesa. Vi incoraggio a restare saldi nella fede, sicuri che Cristo è accanto a voi in ogni prova [...]. CON TUTTA LA CHIESA Cari giovani, [...] nessuno può essere testimone del Vangelo da solo. [...] la nostra missione è resa feconda dalla comunione che viviamo nella Chiesa [...]. Sono grato al Signore per la preziosa opera di evangelizza- zione che svolgono le nostre comunità cristiane, le nostre parrocchie, i nostri movimenti ecclesiali. I frutti di questa evangelizzazione appartengono a tutta la Chiesa: «uno semina e l’altro miete», diceva Gesù (Gv 4,37). A tale proposito, non posso che rendere grazie per il grande dono dei missionari, che dedicano tutta la loro vita ad annunciare il Vangelo sino ai confini della terra. Allo stesso modo benedico il Signore per i sa- cerdoti e i consacrati, che offrono interamente se stessi affinché Gesù Cristo sia annunciato e amato. [...] Rendo grazie anche per tutti i fedeli laici che si adope- rano per vivere il loro quotidiano come missione là dove sono, in famiglia o sul lavoro [...]. Nulla - né le difficoltà, né le incomprensioni - vi faccia rinunciare a portare il Vangelo di Cristo nei luoghi in cui vi trovate: ognuno di voi è prezioso nel grande mosaico dell’e- vangelizzazione! «ECCOMI, SIGNORE!» In conclusione, cari giovani, vorrei invitarvi ad ascol- tare nel profondo di voi stessi la chiamata di Gesù ad annunciare il suo Vangelo. Come mostra la grande statua di Cristo Redentore a Rio de Janeiro, il suo cuore è aperto all’amore verso tutti, senza distinzioni, e le sue braccia sono tese per raggiungere ciascuno. Siate voi il cuore e le braccia di Gesù! [...]. E non ab- biate paura: Gesù, Salvatore del mondo, è con noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo! [...] La Vergine Maria, Stella della Nuova Evangelizza- zione, invocata anche con i titoli di Nostra Signora di Aparecida e Nostra Signora di Guadalupe, accompa- gni ciascuno di voi nella sua missione di testimone dell’amore di Dio. A tutti, con particolare affetto, im- parto la mia Benedizione Apostolica. Dal Vaticano, 18 ottobre 2012 BENEDICTUS PP XVI AMICO.RIVISTAMISSIONICONSOLATA.IT ad uscire da noi stessi, per «andare» ed evangelizzare. Cari giovani [...], lasciate che questo amore vinca la tendenza a chiudersi nel proprio mondo, nei propri problemi, nelle proprie abitudini; abbiate il coraggio di «partire» [...]. [...] Cari amici, volgete gli occhi e guardate intorno a voi: tanti giovani hanno perduto il senso della loro esi- stenza. Andate! Cristo ha bisogno anche di voi. [...] A tutti apriamo la porta del nostro cuore; cerchiamo di entrare in dialogo, nella semplicità e nel rispetto: questo dialogo, se vissuto in una vera amicizia, por- terà frutto. I «popoli» ai quali siamo inviati non sono soltanto gli altri Paesi del mondo, ma anche i diversi ambiti di vita: le famiglie, i quartieri, gli ambienti di studio o di lavoro, i gruppi di amici e i luoghi del tempo libero [...]. Vorrei sottolineare due campi in cui il vostro impegno missionario deve farsi ancora più attento. Il primo è quello delle comunicazioni sociali, in particolare il mondo di internet [...]. Il secondo ambito è quello della mobilità. Oggi sono sempre più numerosi i gio- vani che viaggiano, sia per motivi di studio o di lavoro, sia per divertimento. Ma penso anche a tutti i movi- menti migratori [...]. Anche questi fenomeni possono diventare occasioni provvidenziali per la diffusione del Vangelo. FATE DISCEPOLI! [...] L’annuncio di Cristo non passa solamente attra- verso le parole, ma deve coinvolgere tutta la vita e tradursi in gesti di amore. [...] Come il buon Samari- tano, dobbiamo essere sempre attenti a chi incon- triamo, saper ascoltare, comprendere, aiutare, per condurre chi è alla ricerca della verità e del senso della vita alla casa di Dio che è la Chiesa, dove c’è speranza e salvezza. [...] Ai suoi apostoli Gesù co- manda: «Fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli [...e] insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato». I mezzi che abbiamo per «fare disce- poli» sono principalmente il Battesimo e la catechesi. [...] Vorrei che ciascuno si chiedesse: ho mai avuto il coraggio di proporre il Battesimo a giovani che non l’hanno ancora ricevuto? Ho invitato qualcuno a se- guire un cammino di scoperta della fede cristiana? [...]. [...] Talvolta sarete tentati di dire come il profeta Geremia: «Ahimè, Signore Dio! Ecco, io non so par- lare, perché sono giovane». Ma anche a voi Dio ri- sponde: «Non dire: “Sono giovane”. Tu andrai da tutti coloro a cui ti manderò». [...] Non abbiate timore. L’evangelizzazione non è una nostra iniziativa [...], ma è una risposta fiduciosa e obbediente alla chiamata di Dio, e perciò si basa non sulla nostra forza, ma sulla sua [...].

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