Missioni Consolata - Giugno 2013

in Egitto dalle sue origini mo- derne a oggi, e le principali que- stioni (nella maggior parte dei casi ancora aperte) relative alla libertà religiosa. Lo studioso so- stiene che la stessa creazione dell’Egitto moderno - la quale coincide con l’affermazione di un’autorità politica il cui con- trollo si estende al di là dell’am- bito precedentemente ricoperto, e che «progressivamente circo- scrive, assedia, penetra ed espu- gna il dominio dell’autorità reli- giosa, incidendo in tal modo as- sai profondamente sul fenomeno religioso stesso» - potrebbe es- sere ricostruita seguendo la ri- articolazione dello snodo tra fe- nomeno religioso e autorità poli- tica nei decenni. Da Muhammad ’Ali (1769-1849), colui che è ritenuto il fondatore dell’Egitto moderno, fino alla ri- voluzione del 1952, infatti, sono stati erosi gli spazi di autonomia della religione, ed è stato deli- neato un sistema giuridico con aspirazioni esclusive, ma dalla natura plurale. Tra l’inizio dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, in particolare, la relazione tra au- torità politica e fenomeno reli- gioso in Egitto ha subito, se- condo lo studioso, tre ri-articola- zioni fondamentali. La prima ha riguardato l’introduzione della gestione centralizzata delle fon- dazioni pie ( waqf ) che ha sot- GIUGNO 2013 MC 57 MC RUBRICHE della maggioranza dei diritti. Il caso più eclatante è quello della comunità baha’i, che a partire dagli anni Sessanta è stata di- sconosciuta e interdetta, le sono stati confiscati tutti i beni, con l’ovvia conseguenza dell’impos- sibilità di costruire o mantenere propri luoghi di culto. Secondo Elisa Ferrero, giornali- sta freelance , profonda conosci- trice del contesto religioso egi- ziano, che abbiamo sentito pro- prio sul tema della libertà di re- ligione in Egitto, «la nuova costi- tuzione ha radicato l’esclusione di altre religioni. Paradossal- mente ha riconosciuto maggior- mente i cristiani, dando alla Chiesa ortodossa copta la prero- gativa di decidere su alcune que- stioni come la famiglia, i matri- moni, l’eredità. Questo non è piaciuto a molti cristiani che pre- feriscono invece uno stato laico in cui sia effettivamente garan- tita la libertà di credo di tutti». LA LIBERTÀ RELIGIOSA PRIMA DELLA PRIMAVERA ARABA Gianluca Parolin, costituzionali- sta italiano e professore di diritto comparato presso l’Università Americana del Cairo ci offre un’interessante analisi della li- bertà religiosa in Egitto dal punto di vista giuridico. Nel suo articolo La libertà religiosa nel- l’Egitto post coloniale descrive la relazione tra politica e religione tratto alle autorità religiose l’in- dipendenza economica trasfor- mandole in «salariate» dello Stato. La seconda ha colpito la giurisdizione dell’autorità reli- giosa con la creazione di giuri- sdizioni concorrenti che hanno limitato l’area d’influenza del di- ritto confessionale. La terza ha coinvolto il contenuto del diritto confessionale attraverso forti in- cursioni dell’autorità politica, primo tra tutti nel diritto di fami- glia. La rivoluzione del 1952 ha infine portato a compimento il pro- cesso cominciato nell’Ottocento. Nella sua analisi Parolin eviden- zia come nella seconda metà del Novecento «l’autorità politica estende significativamente il suo controllo sul fenomeno religioso con due operazioni di grande im- patto»: 1) la giurisdizione dei giudici re- ligiosi viene accorpata nel si- stema di tribunali statali, diven- tando una sezione specializzata dei tribunali civili dello stato (pur mantenendo invariato il perso- nale e il diritto sostanziale appli- cato); 2) lo stato nazionalizza l’univer- sità al-Azhar, la maggiore istitu- zione di formazione religiosa, di- sponendo che lo shaykh al- Azhar, il suo vertice, venga no- minato con decreto presiden- ziale e ridisegnando l’impianto stesso della formazione offerta. # Sotto : manifestanti musulmani salafiti in Egitto. # Qui sopra : la sede di Al-Azhar; al centro: la copertina del libro di Elisa Ferrero, sentita dall’articolista, edito dalla Emi; a destra : il califfo Muhammad Ali in un ritratto di Auguste Couder del 1840. © en.academic.ru © islamicspots blogspot com

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