Missioni Consolata - Giugno 2013

GIUGNO 2013 MC 49 MC SPEZZIAMO LE CATENE © Hakimadini org © Hakimadini org SENZA DIRITTI Uno dei centri di detenzione di migranti stranieri a Tripoli. Negli ultimi cinquant’anni in Libia si sono riversati due milioni di im- migrati provenienti dall’Africa nera, costretti a lavorare sottopa- gati e senza diritti, alla stregua dei vecchi schiavi. Anche nel re- sto del Nord Africa, e in larga parte del Sahel, le oligarchie arabe e berbere hanno imposto per lungo tempo condizioni di sfrutta- mento su base etnica alle minoranze nere originarie dell’Africa subsahariana. In alcune nazioni queste ignobili condizioni per- mangono ancora oggi. SCHIAVI DEI DEBITI Un bambino costretto a lavorare sulla strada. Dopo decenni di guerra civile, l’Angola sta vivendo una stagione di svi- luppo, ma i profitti dei diamanti e del pe- trolio finiscono nelle tasche della nomen- clatura locale, lasciando nella miseria il 70 per cento della popolazione. Per so- pravvivere molte famiglie sono obbligate a chiedere prestiti, a cui spesso sono ap- plicati tassi d’interesse da usura. I credi- tori possono esigere di essere rimborsati sfruttando il lavoro gratuito di uno o più membri della famiglia. Oggi in tutto il mondo sono 20 milioni le persone schiave per debiti; una buona parte si trova nelle campagne in Africa. NELLE VISCERE DELLA TERRA Un minatore si cala in una galleria sot- terranea per cercare e raccogliere fram- menti di una pietra preziosa conosciuta col nome di tanzanite. Muniti di una tor- cia sulla fronte, senza alcuna protezione, anche i baby-lavoratori riescono a infi- larsi nei budelli più stretti e arrivano a spingersi fino a trecento metri di profon- dità all’interno di cunicoli che potreb- bero crollare da un momento all’altro. Non di rado restano vittime di incidenti o di malori: drammi destinati a restare sepolti nelle viscere profonde dell’Africa. IL TESORO MALEDETTO Bambini impegnati a setacciare il terreno alla ricerca della zoi- site, conosciuta anche come tanzanite, una gemma rara e pre- giata molto richiesta dalle gioiellerie occidentali. Nella cava di Mererani (Tanzania) sono impiegati centinaia di baby-minatori, tra gli otto e i tredici anni, che lavorano anche dodici ore al giorno per una manciata di soldi. Secondo l’Unicef oggi nel mondo sono costretti a lavorare 215 milioni di bambini e bam- bine, spesso in condizioni disumane e sotto le minacce di un pa- drone. Una buona parte si trova nelle miniere dell’Africa. © F DH/S Prestianni © Tommy Trenchard/ R N

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