Missioni Consolata - Maggio 2013
AGRICOLTURA PARTECIPATA Insieme ai prodotti nei panieri, viene consegnato un foglio infor- mativo con alcune ricette per cuci- nare le verdure di stagione e le ul- time novità sulle iniziative del- l’Orto. Oltre alla produzione e com- mercializzazione, infatti, l’Orto dei Ragazzi svolge tutta una serie di attività all’insegna dell’agricoltura sociale «partecipata». Come i per- corsi di educazione ambientale per gli alunni delle scuole: «Si tengono alcuni incontri preparatori nelle classi, poi i bambini vengono al- l’Orto dove possono seguire diversi percorsi forma- tivi, ad esempio quello sull’humus, dove si spiega qual è la funzione dei lombrichi in agricoltura, o quello sul- l’apicoltura, per cui possono vedere le arnie, assistere alla smielatura, partecipare a laboratori di lavora- zione della cera, ecc.», spiega Paolo. Oltre a questo, dallo scorso anno è stato avviato il progetto dell’Orto collettivo: un ettaro di terra messo a disposizione di alcune famiglie interessate a colti- varsi da sé frutta e verdura genuina. «Al momento si tratta di una quindicina di persone che vengono per lo più il sabato a lavorare la terra» continua. «Anche questo è un servizio di agricoltura sociale partecipata, offriamo uno spazio di aggregazione, di vita all’aria aperta, per produrre cibo sano. Per le fa- miglie è uno svago e un’esperienza educativa per i loro figli». Oltre al lavoro, ai partecipanti all’Orto col- lettivo è richiesto di depositare una certa somma di 9,5 euro, mentre uno grande (9 kg) 20 euro. Per chi ri- chiede la consegna a domicilio c’è un costo supple- mentare di 3 euro, ma è gratis se quattro famiglie si uniscono per l’acquisto comune di quattro panieri. Nei panieri si trovano anche alcuni prodotti di «nic- chia» come la farina biologica per la polenta di grano pignoletto, il parmigiano reggiano proveniente da una cooperativa sociale di Reggio Emilia o il pane biolo- gico, lievitato naturalmente e cotto nel forno a legna in un’agriforneria delle Valli montane di Lanzo. «La nostra filiera è certificata e trasparente» spiega Paolo, «ma per garantire un paniere vario non si può essere troppo rigorosi sul discorso dei km zero. Da noi in Piemonte, ad esempio, per avere gli zucchini a km zero si deve aspettare maggio. Nel periodo inver- nale ci sono solo cavoli e patate, perciò in quei mesi ci riforniamo da aziende di Puglia e Sicilia, sempre sele- zionate e sempre biologiche». MAGGIO 2013 MC 43 MC ORTI SOLIDALI In queste pagine: scene di vita dell’Orto dei ragazzi. A sinistra: gruppo di lavoro per la preparazione della terra. A fianco : un ragazzo dell’Orto accudisce le galline ovaiole. Sotto a sinistra : Mohamed alla bi- lancia prepara i panieri da distri- buire ai clienti. Qui sotto : ritratto di Paolo Orec- chia, coordinatore del progetto. © Massimo Maiorino © Archivio Orto dei Ragazzi © Massimo Maiorino
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