Missioni Consolata - Maggio 2013
dica molto del suo tempo dan- doci informazioni sulla situa- zione economica e sociale della città e portandoci a visitare i nuovi centri commerciali, vere e proprie «metropoli nella metro- poli», così catalizzanti che vi si praticano le vaccinazioni e si ce- lebra la Messa. FLORENCIA Siamo dunque sufficientemente attrezzati per affrontare il viag- gio verso la selva. Decolliamo da Bogotà con un simpatico piccolo aereo a elica e atterriamo al nuovissimo ed efficiente aero- porto di Florencia: la quota è di- minuita di quasi 2500 metri, mentre la temperatura è au- mentata di oltre 20 gradi. Ci as- sale un’aria calda e umida. La casa dei missionari si trova in cima alla collina, dove sorge un quartiere completamente co- struito dal vescovo Torasso dopo un’inondazione, per dare un tetto a tutti coloro che l’avevano perduto. Qui l’aria è più respira- bile. Siamo ai piedi delle Ande, in una delle prime cittadine colonizzate a inizio ‘900 dalle popolazioni che dalle montagne migravano verso la selva in cerca di nuove opportunità di vita e lavoro. Pro- prio in questi giorni Florencia fe- steggia i 100 anni di municipa- lità, mentre compie 110 anni di fondazione, della quale è testi- mone ancora vivo e imponente il grande mango piantato per l’oc- casione nell’attuale piazza prin- cipale del paese e sotto le cui fronde trova ombra il fondatore Doroteo di Pujales. Florencia, capitale del Caquetà, è spesso definita la «porta della foresta amazzonica», avendo essa dato avvio al processo di colonizza- zione di tutta la fascia pedemon- tana e in seguito dell’interno del bacino amazzonico. Oggi è una cittadina animatissima di circa 28 MC MAGGIO 2013 COLOMBIA # In senso orario da qui sopra: la cattedrale di Florencia e il panorama della città. Un ponte lungo la strada pedemontana e l’onnipresenza dei militari in un’area nota per il narcotraffico e la guerriglia.
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