Missioni Consolata - Maggio 2013
L ui si chiama Aldo Giuliani, classe 1940, trentino doc della Val di Non, e ha la testa dura, quasi quanto quella di un calabrese! Noi siamo i calabresi: io (Beatrice) per nascita, e Frank (keniano) per «adozione» da quando, il 10 settembre 2010, siamo diventati marito e moglie. Se vi state chie- dendo che cosa hanno in co- mune un trentino e due cala- bresi (oltre, naturalmente, la te- sta dura!) eccovi accontentati: l’amore per la missione che Cri- sto Gesù affida a ogni battezzato, di portare la sua Parola di sal- vezza a tutte le genti, e quello per la sua, nostra e di tutti amata Mamma Celeste che ve- neriamo con l’appellativo di Con- solata. Siamo missionari della Consolata, due facce della stessa medaglia: padre Aldo un religioso, noi laici della stessa grande famiglia missionaria, che fonda le sue origini nell’ispira- zione del beato Giuseppe Alla- mano, padre fondatore dell’Isti- tuto Missionario della Consolata. IL MISSIONARIO DALLA FORESTA Conosco padre Aldo Giuliani a Nairobi, nel 2009. Io sono la coordinatrice dell’Ufficio Progetti dei missionari della Consolata in Kenya. In un tiepido pomeriggio di metà luglio sento un rumore di pati-pati (le ciabattine infra- dito di gomma che tutti usano in Kenya) avvicinarsi dal corridoio al mio ufficio. Qualcuno fa capo- lino: polo a manica corta un po’ KENYA Testi e foto di BEATRICE ROMEO WAINAINA e GIGI ANATALONI IN VIAGGIO DI NOZZE A SERERIT LA MISSIONE SUI MONTI DEI SOGNI «Dove si trova Sererit?», gli chiedo. Lui sorride, si avvicina alla cartina geografica appesa alla parete e ferma il dito su un punto a Nord del Kenya in direzione del Lago Turkana. Dice che è lì, in mezzo alle Ndoto Mountains (le montagne del sogno). Mi avvicino cercando di aguzzare la vista per leggere il nome della missione, ma non c’è proprio niente da vedere! Quel punto nel bel mezzo delle montagne nessuno lo conosce eccetto chi ci vive.
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