Missioni Consolata - Aprile 2013
74 MC APRILE 2013 particolar modo i cristiani […]. Il crimine organizzato percepisce come una minaccia quei cristiani che si oppongono apertamente alle loro attività, soprattutto quando essi sono attivi in politica o in programmi sociali. [...] Teme che i cristiani inducano i membri della comunità locale o persino gli aderenti alle sue organizza- zioni a opporsi alle loro attività criminali. Nel suo rapporto 2010 l’Ong cristiana Justapaz ha ri- portato 95 minacce di morte o tentati omicidi, 71 sgombri for- zati, 17 omicidi, 2 sparizioni e molti casi di sequestri, torture, pestaggi e reclutamento forzato […]». Il 5 febbraio l’ Agenzia Fides an- nunciava il terzo omicidio di un prete cattolico in Colombia dall’i- nizio dell’anno: «Secondo l’e- lenco realizzato annualmente dall’ Agenzia Fides , nel 2012, per la quarta volta consecutiva, l’A- merica ha registrato il numero più alto di operatori pastorali uc- cisi rispetto agli altri continenti. In Colombia nel 2012 è stato uc- ciso un sacerdote; nel 2011 sono stati uccisi 6 sacerdoti e 1 laico; nel 2010 [...] 3 sacerdoti e un re- ligioso; nel 2009 [...] 5 sacerdoti ed 1 laico». UNA SINTESI CONTINENTALE La sintesi continentale del rap- porto Acs (Aiuto alla Chiesa che Soffre) 2012 sulla libertà di reli- gione offre una panoramica fra- stagliata: se in generale la situa- protestante del "Movimento Apo- stolico", minacciando chiusure di chiese, e chiudendo un luogo di culto mormone […]. Uno dei casi più gravi ha riguardato il violento pestaggio di un pastore penteco- stale [che] ha subito danni per- manenti al cervello. Il pestaggio sembra essere stato orchestrato da funzionari locali del Partito comunista. A oggi nessuna inda- gine a riguardo è stata effet- tuata». COLOMBIA Tra i primi 50 paesi della World Watch List , la classifica compi- lata dall’organizzazione cattolica Open Doors dei paesi in cui mag- giormente vengono perseguitati i cristiani, la Colombia è l’unico del continente americano a es- sere presente, figurando al 46° posto: «La Colombia - in cui i cristiani sono il 92,5% della po- polazione (cattolici 82,3%, prote- stanti 10%, altri cristiani 0,1%), i non affiliati il 6,6%, e i seguaci di religioni tradizionali lo 0,8% - [...] formalmente è una moderna de- mocrazia dove la supremazia della legge è consolidata e la li- bertà religiosa garantita. Tutta- via ampie zone del paese sono sotto il controllo di organizza- zioni criminali, cartelli della droga, rivoluzionari e gruppi pa- ramilitari - scrive Porte Aperte nel suo profilo del paese -. Le ri- cerche di Open Doors hanno evi- denziato che le organizzazioni criminali prendono di mira in zione della libertà religiosa nel continente non è grave, si notano passi avanti di alcuni paesi con- trobilanciati da passi indietro. «Se in Argentina il 25 novembre è stato proclamato “Giornata Nazionale della Libertà Reli- giosa”, in Bolivia - dove la Costi- tuzione del 2009 riconosce la li- bertà di religione - si sono verifi- cate tensioni tra il presidente Morales e la Chiesa cattolica» che ha denunciato la tendenza del governo «a utilizzare l’espe- rienza religiosa dei nostri popoli per creare riti paralleli ai sacra- menti cristiani cattolici o ad altre espressioni popolari della fede». Rapporti Stato-Chiesa tesi anche in Venezuela. Mentre sembra non essere legata a motivi reli- giosi «l’uccisione del sacerdote cattolico don Romeu Drago, av- venuta il 19 febbraio 2011 in Bra- sile, dove la Costituzione tutela pienamente la libertà religiosa [...]. In Cile si notano dei positivi passi avanti, come le informative ministeriali sull’assistenza reli- giosa nei luoghi di cura e nei pe- nitenziari, e sul rispetto dell’u- guaglianza dei culti all’interno delle aule scolastiche. Avviate, inoltre, iniziative legislative per riconoscere i giorni sacri ai mu- sulmani e ai Bahá’í». «Atti di vandalismo e violenza contro edifici religiosi, immagini sacre e sacerdoti sono stati compiuti in Nicaragua», unico paese americano ad aver regi- strato un aumento delle ostilità sociali molto significativo. «Preoccupano in Ecuador alcune proposte di legge orientate alla limitazione della libertà religiosa (garantita a livello costituzio- nale). Tra questi un progetto di legge circolato informalmente nell’agosto del 2011 che preve- deva anche la chiusura delle scuole confessionali e proibiva ai sacerdoti di indossare l’abito al di fuori dei luoghi di culto». Con- testo positivo invece in Paraguay, in Perù, nella Repubblica Domi- nicana e in Uruguay. Luca Lorusso # Chiesa di San Agustin, Colombia. © af MC/C Caramanti Libertà Religiosa
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