Missioni Consolata - Aprile 2013
APRILE 2013 MC 57 grandi centri commerciali bruli- canti di auto ed esseri umani (ma in cui ancora molti bahiani non possono permettersi di fare acquisti). SPLENDORI E MISERIE Salvador Bahia è sede di nume- rose università, storiche e rino- mate, sia statali sia federali, cat- toliche, evangeliche e di altre confessioni, nonché di un presti- gioso Centro di Studi afro-orien- tali della Ufba (Università fede- rale della Bahia). È abbellita da palazzi e strade di grande pregio artistico; è dispensatrice di mu- sica, letteratura, pittura; di mi- sticismo e saggezza tradizionale; di esoterismo; di magia; dei riti propiziatori a Madre Terra; di donne sciamane venerate e te- mute, in quanto depositarie di antichi poteri e di guarigione. Nota per il suo sincretismo e an- che per la sua tolleranza reli- giosa, la Bahia lascia spazio a culti e pratiche di diversa ori- gine, che talvolta si nascondono o si mescolano l’uno nell’altro, come avviene per i riti del can- domblé , nei quali animismo afri- cano, paganesimo europeo pre- cristiano e cattolicesimo si confondono in celebrazioni po- polari molto seguite, ad esempio quelle in onore di Iyemanjá, la Dea del Mare, assimilata, per certi versi, alla Madonna. L’allegria e la festosità dei bahiani sono contagiose. La loro lentezza esasperante, la disor- ganizzazione e il cronico ritardo sono elementi di cui presto ci si dimentica di fronte alla simpatia della gente, che non perde l’oc- casione per inscenare balli e canti neanche mentre prepara la acarajé , un piatto afrobrasiliano delizioso. O mentre aspetta che diventi notte giocando a carte su un tavolino improvvisato vicino a BRASILE DI ANGELA LANO INCONTRO CON MONS. GIOVANNI CRIPPA, VESCOVO AUSILIARIO DI SALVADOR BAHIA LUCI E OMBRE DEL BRASILE «NERO» La Bahia è abitata dai discendenti degli schiavi africani. Stato affasci- nante ma arretrato e problematico come la sua capitale, Salvador. Ne abbiamo parlato con Giovanni Crippa, missio- nario della Consolata, vescovo ausiliario di una città che rappresenta la più antica diocesi del Brasile. # Salvador, quartiere Pelourinho: l’ascensore Lacerda che porta nella città bassa. S alvador Bahia. Il centro storico di Salvador do- mina con il suo sguardo antico e solenne un’esten- sione a perdita d’occhio di case cresciute, negli ultimi decenni, una sull’altra fino a formare un disordinato e congestionato reti- colo urbano e stradale. Il Pelourinho, colorato, bello e decadente, è il punto di grande attrazione per turisti, artisti alla ricerca di ispirazioni e sugge- stioni forti e di lettori appassio- nati di Jorge Amado, probabil- mente il più grande scrittore brasiliano. La città, vista dall’alto, è un’unica enorme favela, da cui spuntano, qua e là, delle isole di grattacieli modernissimi e lussuosi, e © Archivio IMC
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