Missioni Consolata - Aprile 2013

vento della Chiesa sarebbe, pro- babilmente, perduta. «I missio- nari cristiani possono aver com- messo degli errori valutando le credenze dei Sami, ma è ormai appurato che i primi testi tradotti in sami sono stati redatti dalla Chiesa Svedese. Erano testi bi- blici, ma hanno permesso all’in- tera letteratura sami di non an- dar perduta» chiarisce Birgitta Simma. I sami più rispettati erano i tai- dis , coloro, cioè, che possede- vano il taidid , la capacità di adat- tamento e di orientamento, che conferiva loro uno status supe- riore perché li poneva perfetta- mente in simbiosi con la natura e con gli spiriti che l’abitavano. Oggi, con l’avvento del Gps, delle motoslitte, del goretex , forse il taidid non è poi più così necessa- rio per la sopravvivenza dei Sami, ma rimane comunque il fatto che la rinnovata ricerca della semplicità, il ritorno a una vita più austera e in linea con i cicli della natura forse permet- teranno a questa civiltà millena- ria di superare anche le sfide del tempo e del progresso che tutto appiattisce. Piergiorgio Pescali gava l’intervento di Jouksahkka, lo spirito che permette al feto, che secondo le credenze sami all’inizio è sempre femminile, di trasformarsi in sesso maschile. «So che è illogico e che la scienza nega questa credenza, ma alla fine abbiamo avuto il de- siderato bambino». FIEREZZA RITROVATA La consapevolezza e, soprat- tutto, l’orgoglio di appartenere al gruppo sami, sono rinati alla fine degli anni Settanta, dopo che per secoli i governi svedese, finlan- dese e quello norvegese con particolare accanimento, ave- vano cercato di smantellare la cultura indigena per affermare l’unità dello stato sulla base di uno specifico gruppo nazionale predominante. Le battaglie com- battute dalle associazioni sami, spesso isolate dai loro stessi consanguinei, hanno portato i loro frutti: nelle scuole si è rico- minciato a insegnare la lingua sami, la musica tradizionale viene riscoperta e ci sono radio che trasmettono radiogiornali dalla Samiland, programmi per bambini e per giovani. La Radio Sami Norvegese, la più struttu- rata tra le tre esistenti in Scandi- navia, trasmette anche circa 20 ore di programmi televisivi al mese, mentre l’ufficio locale di Kiruna della televisione nazio- nale svedese, ne trasmette dieci. Politicamente i Sami hanno una propria rappresentanza nei par- lamenti nazionali, mentre in ognuno dei tre stati scandinavi, vi sono parlamenti sami eletti ogni quattro anni, dove il go- verno locale dibatte le questioni più spinose. Nei raduni ufficiali viene cantato il Sàmi soga làvlla , la Canzone dei Sami, l’inno na- zionale dei Sami scritto da Isak Saba. La fierezza del sentirsi sami la si vede girando nella Sa- miland dove, nei giardini delle case sorgono le tipiche tende ac- canto alle quali sventola la Sàmi leavga , la bandiera disegnata da Astrid Bahl nel 1986. In un territorio dove il sole e la luna regnano sovrani alternando la propria presenza per sei mesi l’anno, è naturale che questi due elementi vengano riprodotti an- che nel simbolo nazionale: su un campo cromaticamente varie- gato con i colori tradizionali, sorge un cerchio, che simboleg- gia nella sua interezza il tam- buro magico, equamente diviso tra il rosso del sole e il blu della luna. RISPETTO PER LA NATURA La preponderante presenza della natura nella vita sami, esaltata dai fenomeni atmosfe- rici del sole di mezzanotte, della notte continua per diversi mesi e, soprattutto, dalle aurore bo- reali, oggi spiegati scientifica- mente, sono stati i soggetti di un’epica orale che, senza l’inter- LAPPONIA # Radio Sami a Karasjok (Norvegia), la stazione televisiva meglio strut- turata delle popolazioni sami.

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