Missioni Consolata - Aprile 2013
dizionali di un mondo perduto, di cui sente la mancanza. «La città non ci piace, siamo fug- giti dalla città per restare qui, immersi nella natura. Se non la tradisci, la natura, la terra ti ac- coglie e ti offre tutto quello di cui hai bisogno» afferma Irene men- tre, nella sua casa in legno, mi offre una torta fatta in casa e un succo di mirtilli raccolti nel bo- sco. CHI PUÒ DIRSI SAMI? Un po’ animista, un po’ ambien- talista, Irene è la tipica lappone che potrebbe vivere senza su- permercati e senza elettricità. Adora la cultura Sami, come di- mostrano i tappeti, i quadri e i « A scolta fratello, ascolta sorella! Ascoltate la voce della madre primor- diale! La terra è la nostra madre; se le rubiamo la vita, moriremo anche noi...». Le note della can- zone di Mari Boine, una delle cantanti Sami più conosciute, si diffondono nella casa di Ari Kan- gasniemi, poco lontano da Rova- niemi. Qui, Ari assieme alla mo- glie Irene, si è trasferito nel 1995 trasformando lo stile di vita lap- pone, in un vero lavoro. Considerato un’icona vivente nel mondo dell’artigianato locale, Ari lavora le corna di renna tra- sformandole in oggetti d’arte: coltelli, lampadari, statuine. Irene, invece, fabbrica vestiti, monili, scarpe dalle fatture tra- LAPPONIA Testo e foto di PIERGIORGIO PESCALI I SAMI: ULTIMO CEPPO INDIGENO PRESENTE IN EUROPA SENZA NAZIONE NÉ CONFINI I Sami (impropriamente detti Lapponi) sono una popolazione indigena della penisola scandi- nava. Nonostante il se- colare processo di co- lonizzazione e assimila- zione, hanno conser- vato lingua e cultura. Oggi contano circa 75 mila unità, sparse nelle regioni più settentrio- nali della Norvegia, Svezia, Finlandia e Rus- sia. Popolo senza con- fini né nazione, godono di determinate conces- sioni che permettono loro di rafforzare la propria identità e pre- servarne gli aspetti cul- turali e tradizionali. # Tipico paesaggio della Lapponia finlandese con il tradizionale lavvu , la tenda dei Sami.
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