Missioni Consolata - Aprile 2013

ISRAELE Testo e foto di COSIMO CARIDI REPORTAGE: LA DURA VITA DEI RICHIEDENTI ASILO AFRICANI UOMO NERO, TORNA A CASA TUA C orre per oltre 250 chilo- metri il susseguirsi di reti e muri che dividono il deserto del Sinai da Israele. Tel Aviv ha deciso la co- struzione di queste barriere per bloccare il flusso di migranti che negli ultimi anni arriva sempre più copioso dall’Africa sub-sahariana. Sono i figli del- l’Africa nera: eritrei, somali, su- danesi, congolesi, nigeriani, ivo- riani che scappano dai loro paesi dilaniati da guerre, tanto lunghe quanto cruente. Attra- versano il deserto del Sahara e in molti scelgono di proseguire per l’Egitto e la Libia, i più «for- tunati» s’imbarcheranno per il tragico viaggio verso Lampe- dusa. Una parte minoritaria de- cide di continuare a piedi attra- verso il deserto del Sinai, verso quella che in Europa definiamo «l’unica democrazia del Medio- riente». Israele accetta di mala- voglia i richiedenti di asilo poli- tico. Sono decine le denunce di associazioni umanitarie, israe- liane e internazionali, che par- lano di soldati che sparano con- tro uomini e donne mentre que- sti tentano di superare il confine tra Israele ed Egitto. APRILE 2013 MC 17 A migliaia, fuggiti da conflitti africani, si ritrovano in Israele dopo un viaggio impossibile. Ma per i richiedenti asilo l’integrazione è molto difficile. Non esiste una legge che li tuteli. I politici di destra al governo li considerano una minaccia. Le associazioni denunciano: immigrazione gestita su base religiosa.

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