Missioni Consolata - Aprile 2013

VENEZUELA 16 MC APRILE 2013 cile a cui accedere e con mag- gior varietà di alimenti. Tutto ciò crea una grande preoc- cupazione soprattutto per i bam- bini che nascono in tale situa- zione, perché, mentre la mag- gior parte degli adulti riesce in qualche modo a scegliere dove e come vivere, un bambino nato in Barrancas o Tucupita mancherà in futuro della capacità necessa- ria per vivere nei canali e pantani del Delta. Non avrà la minima idea di come e dove pescare, di di dove e come seminare e pian- tare, di quali alberi producono materiale combustibile o frutta. Una volta cresciuti, questi gio- vani, se non verranno incorporati nell’economia creola con una certa dignità, saranno condan- nati a vivere una vita miserabile da mendicanti. Dal 2010 la diocesi di Tucupita ha incluso nel suo progetto pasto- rale indigenista l’organizzazione di un «Simposio indigeno warao» sul tema « Movilización y migra- ción del pueblo Warao » (mobili- tazione e migrazione del popolo Warao) per studiare questo feno- meno e per cercare cammini di speranza per queste comunità che vivono tutt’ora in stato di ab- bandono da parte del governo. Giuseppe Bono e Ivana Cavallo altri motivi, i genitori sono restii a inviare costantemente i bam- bini alla scuola. Per quel che riguarda la salute, ci sono pochissimi centri a cui ci si possa rivolgere per visite e cure. ASPETTI CULTURALI-RELIGIOSI Pur vivendo cambiamenti cultu- rali, il popolo warao non ha perso le sue credenze religiose sempre ben radicate, che deter- minano la sua cosmo-visione. Si crede negli spiriti e in una auto- rità religiosa. Per i Warao la na- tura è abitata da spiriti, padroni dei diversi elementi come acqua e selva: entrambi hanno il pro- prio spirito. Ne consegue che uno non può entrare in una selva e tagliare gli alberi così come gli pare, perché, se lo fa, può venire castigato dallo spirito della fore- sta. Ci sono poi gli spiriti degli ante- nati e un essere supremo chia- mato Kanobo (nostro nonno). Un elemento culturale importante è senza dubbio la celebrazione del rito Najanamu , un importante appuntamento religioso tra le comunità warao, perché mette in evidenza la relazione tra la co- munità e questo essere su- premo, Kanobo , che ha il potere di proteggere i membri stessi della comunità, allontanando le disgrazie che possono colpirla. L’autorità religiosa propria è il wisidatu , il medico tradizionale. Egli ha il potere di proteggere dagli spiriti cattivi, e allontanarli, quando entrano in un corpo pro- vocando le malattie, attraverso il canto e il suono della maraca (strumento musicale). La morte è naturale se avviene dopo una lunga esistenza, altrimenti è causata dagli spiriti, che si im- padroniscono del corpo in con- seguenza del mancato rispetto delle regole culturali o della na- tura o, più spesso, in conse- guenza di un malocchio causato da qualcuno che vuole procurare danno alla persona. Alcune comunità formate da ex- studenti dei collegi dei Cappuc- cini hanno accolto anche la fede cristiana, ma il cammino di evangelizzazione è ancora lungo. UN POPOLO IN MIGRAZIONE La cultura creola (venezuelana) appare agli occhi dei giovani più affascinante e provoca, conse- guentemente, mancanza di inte- resse per i propri valori culturali e tradizioni, iniziazione ad altri costumi e nuove esigenze. È questa una delle ragioni che porta molti Warao a emigrare a Barrancas e Tucupita. Lì vivono ai margini della città, cercando lavori saltuari, diventando scari- catori di porto o raccoglitori di lattine o rifiuti. Molti però, spe- cialmente le donne, si sono dati all’accattonaggio nelle città, come Puerto Ordaz, Puerto La Cruz, Valencia e Caracas, tra le più gettonate. Ma per un warao si tratta di una nuova maniera di vivere, meno faticosa: la città rappresenta una foresta più fa- # Tramonto sul fiume Orinoco.

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