Missioni Consolata - Marzo 2013
di età compresa da uno a cinque anni. Se la notizia fosse vera, si tratterebbe di una scioccante tendenza senza precedenti e non soltanto di interventi di chirurgia correttiva. Tuttavia, per fortuna, alcuni esperti di genetica riten- gono impossibile convertire chi- rurgicamente una bambina nor- male in un maschietto. La vicenda richiama comunque l’attenzione su un fenomeno noto in India, specialmente negli stati settentrionali e occidentali e nella stessa capitale Nuova Delhi, ossia la tradizionale prefe- renza per i maschi che provoca uno squilibrio preoccupante tra maschi e femmine e favorisce il traffico di donne. Uomini celibi delle regioni più ricche dell’India e della Cina «comprano» donne dalle regioni più povere, mentre dalla Corea del Sud e da Taiwan si fa «turismo matrimoniale» in Vietnam per prendere moglie. In India la selezione sessuale porta all’eliminazione di molte bambine sia nate che non nate. Si stimano 5 milioni gli aborti se- lettivi di bambine negli ultimi 20 anni. La preferenza per il figlio ma- schio è dovuta a fattori religiosi, sociali ed economici. In molte fa- miglie di fede indù continua a essere particolarmente sentita la convinzione che per ottenere la salvezza sia necessario un fi- glio maschio. Molte cose sono però cambiate o stanno cam- biando. Le bambine indiane, quando hanno l’opportunità, si distinguono ormai in vari ambiti, soprattutto nell’istruzione, nello sport e nelle espressioni artisti- che. L’emarginazione della donna e la disparità tra i sessi spiegano particolari pratiche ancora in uso in India, quali l’obbligo di sposarsi in giovanissima età, an- cora bambine, con un uomo scelto dalla propria famiglia e a volte molto anziano. Sono prati- che entrate a far parte del pen- siero comune di larghe fasce della popolazione indiana. È necessario perciò creare una nuova mentalità. Nel tentativo di incidere sulla promozione di questa nuova concezione di vita, la Chiesa di Goa, nel giorno della festa della natività della Vergine Maria (8 settembre), ha lanciato un appello inteso ad affermare il valore di tutte le bambine sia nella famiglia sia nella società. «Ogni vita umana è un dono pre- zioso di Dio e quindi fonte di di- gnità», ha spiegato il segretario esecutivo della Commissione Giustizia e Pace. Ogni bambina nata o non nata, ha aggiunto, condivide questo diritto, a co- minciare dal diritto alla vita. Una cosa è certa: essere donna non sembra per nulla facile in India e in Cina, ma anche in Africa e in altri paesi del mondo. Si può forse cercare di porvi ri- medio mediante la creazione di strutture di promozione della donna, soprattutto per mezzo della formazione culturale, del- l’alfabetizzazione e della cate- MONDO 66 MC MARZO 2013 chesi, per assicurare alla donna una maggiore presa di coscienza della sua dignità in modo da of- frirle la possibilità di lottare con- tro idee e tradizioni culturali che la umiliano. Christiane Kadjo, una cittadina ivoriana, è per esempio stata premiata a Madrid il 27 ottobre 2011 con il riconoscimento Ha- rambee Spagna , dovuto al suo lavoro in Costa di Avorio, rivolto a dare istruzione e pari opportu- nità alle donne. Attraverso la Ong Education et developement , ossia attraverso scuole e centri sociali, essa ha dato alle giovani la possibilità di accedere a lavori retribuiti o di avviare piccole atti- vità. Questi centri limitano anche l’emigrazione, dal momento che creano possibilità di sviluppo nel proprio paese. Purtroppo «la violenza contro le donne continua a essere una tra- gica realtà», ha affermato mons. Silvano Tomasi, osservatore della Santa Sede, alla 17 a ses- sione del Consiglio dei diritti umani, tenuta a Ginevra nel giu- gno 2011. Anche papa Benedetto XVI nel novembre 2011, durante la consegna delle credenziali al nuovo ambasciatore tedesco, ha denunciato alcune tendenze ma- terialistiche ed edonistiche dif- fuse nel mondo occidentale, tra le quali la discriminazione della donna, e ha ammonito che una relazione, la quale ignora come l’uomo e la donna abbiano uguale dignità, costituisce un grave delitto contro l’umanità. Giampietro Casiraghi # In India milioni di bambine non vengono alla luce a causa di aborti selettivi. # In alto: Christiane Kadjo, riceve il premio Harambee Spagna , per il suo lavoro di promozione delle donne in Costa d’Avorio. © Opus Dei 2011 © CC.by- 2011
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