Missioni Consolata - Marzo 2013

continuamente bisogno di eroina per rimanere intontita. Suor Maura racconta altre storie di donne e ragazze vittime di trafficanti, come quella di Amina, rapita dal collegio a 14 anni insieme a un gruppo di compagne. Amina venne usata come scudo umano nella lunga marcia verso il fronte di guerra. Sospettata di aver tentato la fuga, fu condannata a duecento frustate. Nel frattempo aveva avuto due figli, frutto della vio- lenza cui l’aveva sottoposta l’uffi- ciale militare, che aveva altre venti ragazze a sua disposizione. A queste storie se ne ag- giungono altre, a cui noi non prestiamo atten- zione, anche se giornali e televisione ne parlano con rego- larità. Sono le storie di donne portate via dall’Africa e costrette ad attraversare a piedi per mesi il deserto del Sahara, subendo continue violenze e soffrendo suora missionaria e medico, che collabora con una rete di orga- nizzazioni impegnate nella lotta contro questo fenomeno, suor Maura è giunta a pensare «che quella realtà rappresenti l’avan- guardia della missione della Chiesa oggi». A cadere vittime dei trafficanti del sesso non sono solo bambine e bambini di famiglie povere, ma anche giovani donne provenienti da ambienti sociali, culturali e religiosi diversi, come Iris, una studentessa universitaria poco più che ventenne. Quando fu ra- pita, venne subito drogata per costringerla a sottomettersi; fu poi segregata in case di appun- tamento e, per sopportare la routine quotidiana di rapporti sessuali con uomini di ogni ceto sociale, giunse al punto di aver S embra impossibile, ma soprattutto sconcerta e rincresce constatare come possa esistere tanta violenza contro le donne in ogni parte del mondo, specialmente in Asia e in Africa. Una suora missionaria irlandese, Maura O’Donohue, il cui lavoro di me- dico nel campo dell’Hiv/Aids l’ha portata in Thailandia, Corea, Taiwan e India, è rimasta scon- volta quando è venuta a cono- scenza della giovane età di molte bambine sfruttate sessualmente dai militari. E ancora di più quando si è resa conto del nu- mero di bambine e bambini co- stretti a entrare nel giro del commercio del sesso per soddi- sfare le richieste dell’industria del turismo. «Questa attività criminale - ha scritto sulla rivista Concilium (3/2011, 62-63) - è fortemente organizzata e ha la capacità di cambiare le sue strategie non appena le strutture investigative e giudiziarie delle varie nazioni si concentrano su di essa». Come DONNE DI GIAMPIETRO CASIRAGHI VIOLENZA CONTRO DONNE E MINORI: EMERGENZA MONDIALE STRAGE DI INNOCENTI 64 MC MARZO 2013 © www comune torino it

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