Missioni Consolata - Marzo 2013

trovarti». Dunque, la violenza è doppia: le bambine sono sfruttate dalla famiglia in cui vivono e al- lontanate dalla famiglia d’origine. Non ci si deve stupire se in molte subentra un sentimento di rabbia su cui Vittoria e collaboratori cer- cano di lavorare. «Quando arrivano qui, per prima cosa noi cerchiamo di ricostruire un concetto di famiglia, dicendo: “Guarda che i tuoi genitori ti hanno mandata a lavorare perché speravano o si illudevano che sa- resti stata meglio”. Ricordiamoci che le famiglie mandano le figlie nella convinzione che - perlo- meno - esse avranno un’esi- stenza migliore della loro». Perché la vita in molti villaggi ru- rali di questo Perú profondo, lon- tano dalle rotte turistiche, è di una durezza estrema. A tal punto che, la maggioranza delle bam- bine, pur confessando di aver sof- ferto molto, dice che non ritorne- rebbe nei campi. «Occorre rico- noscere - avverte Vittoria - che non c’è soltanto il fenomeno del reclutamento, ma può esserci an- che un allontanamento volontario per scappare alla povertà e alla violenza familiare». Al Centro, le bambine possono arrivare in tre modi: o perché mandate dal tribunale, o perché si presentano spontaneamente dopo essere scappate dalla loro prigione, o perché portate da al- tre bambine. Dal 1994 al 2012, al Caith sono passate circa 1.500 lavoratrici do- mestiche all’anno. Attualmente vi risiedono 27 minori e alcune maggiorenni. Ma una parte consi- stente del lavoro del Centro si svolge in periferia. «Noi lavo- riamo in 30 comunità con 14 pro- motori sociali ed educatori. Qui cerchiamo di fare un’opera di sensibilizzazione con i genitori delle bambine, ma anche con in- segnanti e alunni». varle, ma i padroni hanno svariati metodi per fare sì che essi desi- stano velocemente. Ad esempio, la prima volta dicono loro: “Tua fi- glia non è in casa”. La seconda: “Tua figlia si vergogna di te”. Il padre - che già ha complessi d’in- feriorità (perché parla quechua , perché è povero, perché viene dalla campagna) - se ne va, con- vinto che la figlia lo rifiuti. A quel punto la signora dice alla bam- bina: “Guarda i tuoi genitori che razza di persone sono: sei qui da mesi, ma non sono mai venuti a MARZO 2013 MC 53 MC ARTICOLI # In basso a sinistra : una grande in- segna in legno accoglie ospiti e vi- sitatori nel Centro Yanapanakusun, a Cusco; su uno dei muri del Centro è ospitata la riproduzione del «Quarto Stato». # A destra : una ragazza nella cucina del Caith; un fac-simile del con- tratto di lavoro che Vittoria e colla- boratori fanno sottoscrivere ai da- tori di lavoro e alle lavoratrici do- mestiche.

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