Missioni Consolata - Marzo 2013

LAOS 24 MC MARZO 2013 # Qui a sinistra : foto ufficiale a un meeting Onu dei primi ministri asia- tici (il premier laotiano, Thongsing Thammavong, è il quinto da destra). # Pagina accanto: in alto, uno stupa buddhista; sotto, vita e commerci sul Mekong. N el passato e per lungo tempo il Laos ha avuto una grande influenza nel complesso mosaico indocinese. I suoi regni erano infatti situati in aree che, per il controllo del Mekong o delle regioni circostanti, erano considerate fondamentali per le culture locali e la diffusione del buddhismo. Ele- mento centrale della storia laotiana è stata tuttavia la costante pressione di potenti vicini (khmer, thai, birmani, mon, vietnamiti e cinesi) che ha sempre portato all'intervento di una potenza esterna (la Francia, il Giappone, il Vietnam, gli Stati Uniti, oggi la Cina, pur in forma diversa). Nel 1893, il Trattato franco-siamese trasferiva il ter- ritorio laotiano a Est del Mekong per l’annessione alla colonia indocinese della Francia che - dal 1887, con il trattato che aveva concluso la guerra con la Cina - già includeva Vietnam e Cambogia. La colonizzazione francese non riuscì di fatto a cam- biare la struttura della società e della tradizione lao- tiana, mantenendo anche al suo posto la monarchia (dinastia Khun Lon) e buona parte delle strutture amministrative preesistenti. Esiguo fu lo sviluppo tecnologico e, date anche le condizioni del territorio, quello economico. Gli ideali repubblicani e soprat- tutto libertari introdotti, e l'invio in Francia di nu- merosi giovani intellettuali locali, furono determi- nanti nel creare un movimento d'opposizione che, si- milmente all'esperienza di altri paesi della regione, si sarebbe presto trasformato in vera propria oppo- sizione al sistema coloniale. Ad accelerare questa possibilità fu l'invasione giapponese di un paese di fatto abbandonato al suo destino dal colonizzatore europeo, e dichiarato indipendente dai giapponesi nell'aprile 1945. Al termine della seconda guerra mondiale, ci fu il ritorno dei francesi, che fecero al- cune concessioni ma anche nuova repressione. Al riconoscimento del diritto all'indipendenza del paese da parte francese nel 1950, seguì la proclama- zione del Regno del Laos sotto il re Souvanna Phouma, ma anche il mancato accordo con le forze comuniste che iniziarono una guerriglia armata so- stenuta dal Vietnam e co-guidata dal principe Sou- panouvong, fratellastro del re. Successivamente, il governo laotiano cercò di in- traprendere la via della neutralità, ma dal 1964 an- che questo paese si trovò coinvolto nella guerra de- gli Stati Uniti in Vietnam. Il conflitto interno, cono- sciuto come «guerra segreta», fu condotto dalla Cia, con il sostegno dell'etnia Mong e di irregolari thailandesi, contro il Pathet Lao, il movimento d'i- spirazione maoista sostenuto dal Vietnam, ma, so- prattutto, contro i vietnamiti intervenuti diretta- mente nel paese. Con la fine del confitto indocinese, il Pathet Lao consolidò il proprio controllo, a scapito dei suoi av- versari filo-occidentali, ma anche di settori della società (alcune etnie - per i Mong con caratteristi- che di genocidio -, comunità buddhista, intellet- tuali, filo-monarchici) ritenuti ostili. Nel 1975, all'abdicazione del re, Soupanouvong di- ventò presidente della «Repubblica democratica popolare del Laos», mentre Kaysone Phomvian ac- cedette alla carica di primo ministro. La volontà di chiusura verso l'esterno e la repressione all'interno isolarono il paese, che formalmente entrò a far parte del «Movimento dei non allineati». Il ritiro volontario del principe Soupanouvong nel 1986 avviò un periodo di tiepide riforme, accelerate dal 1991 sotto la guida del nuovo premier Kamthay Siphandon che aprì gradualmente a turismo, inve- stimenti e influssi culturali stra- nieri. Attualmente Choummaly Sayasone è il presidente del Laos e Thongsing Thamma- vong il suo primo ministro. Le pretese della dinastia Khun Lon sono portate avanti dal 50enne principe Soulivong Savang, in esilio volontario a Parigi. Ste.Ve. Cenni storici DOPO RE, PRINCIPI E GUERRE © Unodc org

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