Missioni Consolata - Marzo 2013
corso degli anni hanno lottato per introdurre importanti cam- biamenti a livello sociale, cultu- rale, legale. Esse sono presenti su quasi tutto il territorio con nomi e scopi differenti: Visitación Padilla , Centro de estudios de la mujer , Centro de derechos de mujeres , Las Hormigas , Pro- grama Deborah », continua la vo- lontaria italiana, che collabora con alcune di esse alla promo- zione della parità di genere. «Nel dare maggior potere alle donne, queste associazioni hanno avuto un ruolo fondamen- tale, mettendo in atto con intelli- genza varie strategie: hanno raccolto informazioni e pubbli- cato studi di alto livello sulla condizione femminile per avere più visibilità; si sono coordinate con la cooperazione internazio- grande diffusione di armi da fuoco, che possono essere repe- rite con facilità. Non bisogna però dimenticare anche l’aspetto culturale della violenza che, per esempio, si esprime all’interno della società con il machismo o maschilismo: «La donna hondu- regna si alza alle quattro del mattino per accendere il fuoco e preparare la colazione per la fa- miglia; molto spesso lavora fuori, oltre che in casa, general- mente coltivando i campi, dedi- candosi a lavori informali, o par- tecipando a microimprese - spiega Schieppati -. Spesso, pur- troppo, le donne si trovano a do- versi occupare da sole della sus- sistenza della famiglia; sovente i figli vengono concepiti al di fuori dell’unione matrimoniale e non è raro che un uomo abbia figli da diverse donne. A ciò bisogna ag- giungere che molti uomini non vogliono contribuire al manteni- mento dei figli e a volte si rifiu- tano di riconoscerli proprio per non avere responsabilità nei loro confronti». DONNE ALLA RISCOSSA A livello istituzionale sono state create nuove leggi e istituzioni per combattere il machismo e la situazione di oppressione e vio- lenza in cui sono costrette a vi- vere molte donne honduregne; ma sono soprattutto le organiz- zazioni civili che hanno contri- buito a fare grossi passi in avanti, pretendendo dalle istitu- zioni governative di mettere in pratica quello che generalmente rimaneva solo sulla carta. «Varie associazioni di donne nel nale per ottenere fondi con cui sostenere le varie attività; hanno esercitato una forte lobbying sulle istituzioni governative, esi- gendo più sensibilità da parte loro». Uno dei loro servizi più si- gnificativi ed efficaci è l’apertura di consultori legali gratuiti, che informano circa le leggi del paese e, se necessario, offrono assistenza legale alle donne che non possono permettersi un av- vocato. «Proprio questi consultori sono stati importanti per ridare di- gnità alle cittadine e avvicinarle alle istituzioni, il cui personale, negli altri luoghi pubblici, tende molto spesso a trascurare, o peggio ancora, a mortificare le donne che vi accorrono per spor- gere denuncia, soprattutto se queste vengono da aree rurali e hanno uno scarso livello scola- stico», racconta ancora Schiep- pati. BENVENUTI A CASA ZULEMA Un ulteriore flagello che la so- cietà civile dell’Honduras sta tentando di combattere è l’Aids. Il paese centroamericano pre- senta il tasso più alto di portatori del virus Hiv del continente, con lo 0,8% della popolazione (in Ita- lia è 0,006%). Nonostante il fatto che molti ospedali possano di- stribuire i farmaci, l’attenzione integrale ai pazienti è rara. La cura è gratuita, il problema è che questa non è disponibile per tutti. Data la scarsità dei farmaci MC ARTICOLI
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