Missioni Consolata - Marzo 2013

zioni movimenti popolari e orga- nizzazioni che cercano una tra- sformazione sociale del paese, è vicino a rappresentanze di ogni strato sociale: cittadini, conta- dini, operai, microimpresari, gruppi ambientalisti e studente- schi, forze politiche progressiste e democratiche, professionisti, donne, artisti, popolazioni indi- gene, comunità ecclesiali di base, e altro ancora. Questo mo- vimento ha un braccio politico, costituito dal Partido Libre (Par- tito Libero), la cui candidata alla presidenza è Xiomara Castro, moglie di Manuel Zelaya, il quale è pure coordinatore del partito e del movimento. LOTTA PER LA TERRA Come tutti gli esponenti politici che si candideranno alle elezioni del 2013, la signora Xiomara avrà molte questioni spinose da affrontare. «In primo luogo la proprietà della terra, che è una delle ragioni principali di lotta all’interno del paese. La popola- zione dell’Honduras è prevalen- temente agricola, ma la maggior parte delle terre è paradossal- mente proprietà di pochi: il 50% della superficie coltivabile è in mano al 3,7% della popola- zione», riporta Anna Schieppati, volontaria italiana presente nel paese centroamericano da quat- tro anni e collaboratrice di di- verse ong locali. «Si coltiva una grande varietà di prodotti, grazie alle variazioni climatiche del paese. Nelle zone più calde cre- scono anacardi, ananas, meloni; in quelle più fredde patate, fra- gole, cavoli. In tutto il paese si coltivano mais e fagioli, due ele- menti basilari dell’alimentazione locale». Un’ottima varietà di pro- dotti, il cui ricavo però, come spesso accade, non viene distri- buito equamente tra la popola- zione. «I grandi latifondi esistenti, in- vece - continua Schieppati - ap- partengono in maggioranza alle compagnie bananiere e a quelle che producono olio di palma afri- cana, pianta molto dannosa per l’ambiente, perché rovina il suolo. Ma la gente qui non tace: le grandi lotte di rivendicazione contadina sono iniziate proprio in Honduras negli anni ’90 con il governo di Calleja, in cui si im- plementò una politica a livello regionale di carattere neoliberi- sta (soprattutto con la Ley de modernización y desarrollo agrí- colo ), sponsorizzata dagli Stati Uniti, in cui l’accesso alla terra non fu più amministrato dallo stato. Però, nonostante le batta- glie vinte, il modello capitalista continua a farla da padrone». Due esempi possono dare un’i- dea della situazione conflittuale nel paese. Il primo è la condi- zione delle famiglie contadine del nord del paese, in un territo- rio chiamato Bajo Aguán, «in cui i contadini rivendicano le terre possedute da René Morales, Rei- naldo Canales e Miguel Facussé, quest’ultimo una delle persone MARZO 2013 MC 11 # Pagina accanto: donne honduregne impegnate nella semina. # A sinistra e a destra: artigianato e agricoltura costituiscono le attività principali della maggioranza della popolazione dell’Honduras. # Sotto: blocco militare sulla strada del Bajo Aguán.

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