Missioni Consolata - Marzo 2013
10 MC MARZO 2013 I n tutto l’Honduras risuona una sola parola d’ordine che in questo momento interessa la popolazione: cambiamento. Sono passati più di tre anni dal colpo di stato, e da allora tanto è stato fatto dalla gente hondure- gna (anche se per l’Onu, almeno il 60% dei 7,3 milioni di abitanti vive in situazione di povertà) per far valere i propri diritti di scelta e creare un contrappeso ai giochi di potere dell’oligarchia delle fa- miglie più influenti del paese. L’Honduras è il terzo paese in America Latina, dopo Colombia e Haiti, ad avere maggiori disugua- glianze sociali. Generalmente la gran parte dei governi passati avevano la tendenza a preservare lo status quo , mantenendo il po- tere nelle mani di poche famiglie. RESISTENZA NATA DAL GOLPE Con il governo di Manuel Zelaya, durato dal 2006 al 2009, desti- tuito da un colpo di stato delle forze armate, c’era stato un cambio di tendenza e si era visto un tentativo di introdurre impor- tanti cambiamenti per una mag- giore giustizia sociale, tra cui l’aumento del salario minimo e una bozza di riforma agraria. Ma queste novità non erano ben vi- ste da chi ha perpetrato il golpe del 28 giugno 2009. Il nuovo go- verno ha raggiunto il potere suc- cessivamente con elezioni, con- siderate alquanto discutibili an- che dalla comunità internazio- nale, alle quali non sono stati ammessi gli osservatori delle Nazioni Unite. Ora è al potere il governo del Partito Nazionale, un partito conservatore, il quale considera incostituzionali alcune impor- tanti riforme che erano state in- traprese negli anni precedenti. Nel frattempo peró una gran parte della società civile si è or- ganizzata nel Frente Nacional de resistencia Popular (Fnrp) per esprimere il proprio dissenso nei confronti di un governo che in realtà fa l’interesse di una parte piccola della popolazione. Il Fnrp, che dal colpo di stato ha coinvolto nelle proprie rivendica- HONDURAS Testo e foto di DANIELE BIELLA LA SOCIETÀ CIVILE VUOLE CAMBIARE UN PAESE VIOLENTO DONNE ALLA RISCOSSA Tassi di omicidio superiori a quelli di paesi in situazioni di conflitto armato, fortis- sima disuguaglianza nella distribuzione delle risorse, profondo machismo culturale con relative violenze domestiche e femminicidi in costante crescita, tratta di bambine e ragazze... L’Honduras è ritenuto il paese più pericoloso al mondo, eppure qualcosa si sta muovendo, soprattutto a livello di organizzazione femminile, per difendere i propri diritti e introdurre importanti cambiamenti nella società.
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