Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2013

probabilmente uno dei primi ad a- scoltare i valori presenti nell'in- terlocutore era stato Gesù. La se- conda cosa che ha sconvolto la mia vita è stata il sentirmi diagno- sticare una grave malattia. Avevo lasciato tutti gli impegni di lavoro escluso esattamente la produzio- ne del "Vangelo del giorno", per- ché sentivo che oltre all'appoggio fisico mi serviva l'appoggio spiri- tuale, qualcosa che mi desse una speranza profonda. Per questa ra- gione la prossima Epifania, rice- verò il battesimo. Mi piace l'Epifa- nia perché è la festa in cui Gesù "si manifesta" all'umanità. Tutta la vita ho lavorato nel settore della comunicazione e dei media, e per me questo è proprio importante». (AsiaNews) AUSTRIA DIALOGO INTERRELIGIOSO I l 26 novembre 2012 si è svolta a Vienna la cerimonia d’inaugura- zione del Centro Internazionale per il Dialogo Interreligioso e In- terculturale, Kaiciid , intitolato al re d’Arabia Abdullah Ben Abdula- ziz. Si tratta di un’organizzazione indipendente, riconosciuta dall’O- nu, fondata da Arabia Saudita, Au- stria e Spagna, a cui aderisce an- che la Santa Sede in qualità di Os- servatore Fondatore. Il centro vuole essere un luogo per costrui- re ponti fra le religioni e promuo- vere una migliore comprensione fra le diverse fedi. È diretto da no- ve personalità: tre musulmane, tre cristiane, un ebreo, un indù e un buddista. Fra i tre cristiani, vi è il rappresentante della Santa Se- de, p. Miguel Ayuso Guixot, segre- tario del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso. Il card. Tau- ran che ha partecipato all’inaugu- razione in qualità di rappresen- tante del Papa ha sottolineato l'importanza della libertà religio- passato e presente profuso dalla Chiesa, e in particolare dagli isti- tuti missionari, per combattere questo crimine, e ha proposto al- cune misure concrete al riguardo. Tra queste la creazione di struttu- re di coordinamento diocesano nelle zone dell'Africa e del resto del mondo, dove le persone più vulnerabili sono facili prede dei trafficanti, e la creazione di reti informative che colleghino le di- verse diocesi per sensibilizzarle sul grave problema. (Fides) TAIWAN CONVERSIONE J iang regista e direttore di pro- duzione alla Kuangqi Program Service , emittente cattolica, spie- ga così la scelta di diventare cat- tolico, in una famiglia legata alla tradizione buddista: «La famiglia Kps ha formato i più famosi pro- duttori televisivi di Taiwan e ha formato anche me, soprattutto in- teriormente. Andando avanti nella vita mi sono successe due cose che mi hanno segnato profonda- mente. La prima riguarda una giovane suora che collaborava con noi e che mi ha spinto a inizia- re una produzione specificamente religiosa chiamata "Il Vangelo del giorno". Da allora ho incominciato a capire l'origine dello stile che contrassegnava il nostro lavoro: AFRICA TRATTA DEGLI ESSERI UMANI «N ei soli anni ’80 del secolo scorso, sono stati ridotti in schiavitù dai trafficanti asiatici più donne e bambini di tutti gli schiavi africani nei 400 anni di storia del- la tratta negriera». Lo ha ricorda- to suor Maggi Kennedy, delle Soeurs Missionnaires de Notre- Dame d'Afrique, nella presenta- zione della mostra fotografica «Spezziamo le catene, mostra an- ti schiavitù», che si è aperta a Ro- ma l'8 novembre scorso. Il Kenya è una fonte, un luogo di transito e di destinazione della tratta di es- seri umani. La situazione è terri- bile. È un’epidemia silenziosa e in crescita soprattutto a Nairobi e a Mombasa, veri e propri punti caldi a causa del turismo. Oltre che per lo sfruttamento sessuale, gli es- seri umani vengono trafficati e venduti per scopi ancora più sini- stri. In Africa l'asportazione di parti del corpo è una pratica co- mune soprattutto per compiere atti di stregoneria. Le ragazze giovani sono violentate come una «cura» contro l'Hiv/Aids o sono costrette a rimanere incinte e il bambino viene venduto al miglior offerente. Vi sono poi i bambini soldato, che rimangono trauma- tizzati e segnati per la vita. L'e- lenco non è certamente esaustivo. Suor Maggi ricorda l'impegno La Chiesa nel mondo a cura di Sergio Frassetto MC RUBRICHE # Zanzibar - monumento che ricorda la schiavitù. Realizzato nel 1979 con catene di schiavi autentici. 8 MC GENNAIO-FEBBRAIO 2013

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=