Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2013

12 MC GENNAIO-FEBBRAIO 2013 PERÚ viso il mondo in Dio, uomini e na- tura. I popoli indigeni non preve- dono una divisione tanto mecca- nica. Al contrario, cercano una vita di armonia con se stessi, con la natura e con gli spiriti». Padre Carlo ha idee sue. Come quando nega l’esistenza dei po- poli isolati («un’esagerazione di etnologi e antropologi», sostiene) o quando contesta il sistema delle Nazioni Unite sulla ridu- zione delle emissioni dovute alla deforestazione 3 . Ma diventa serio e perentorio quando spiega le emergenze attuali. IL VIRUS E L’UTOPIA «Il primo problema è il collasso dell’Amazzonia. Io non mi iscrivo dentro il grande, rispettabile e ammirevole movimento ambien- talista. Né voglio fare del terrori- smo ecologico. Io sono semplice- mente un prete che vede nella natura e nell’Amazzonia una creazione di Dio. A me interessa la vita, sia essa umana, animale o vegetale. Il fatto certo è che la so- pravvivenza delle popolazioni in- digene è legata in maniera indis- solubile all’ambiente in cui esse vivono. Tre quarti del territorio amazzonico del Perú è in conces- sione a compagnie straniere che vanno ad operare direttamente su terre, territori e risorse dei popoli indigeni». © Annalisa Iadicicco-Marlon Krieger © Annalisa Iadicicco-Marlon Krieger # Da sinistra in senso antiorario : Primi piani di uomini asháninka. Una battello sul fiume Ucayali, via di comunicazione essenziale per gli abitanti della regione omonima. Mappa del Perú su cui è evidenziato il percorso del fiume Ucayali e la cit- tadina di Bolognesi, dove ha sede la parrocchia di padre Carlo Iadicicco. Bimba asháninka.

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