Missioni Consolata - Dicembre 2012
S iamo in viaggio sulla Carre- tera Panamericana , lungo il tratto che attraversa il Nica- ragua. Tra la capitale Managua e la città di Masaya, ci fermiamo in un quartiere popolare di recente immigrazione, abitato da conta- dini, indigeni, lavoratori informali e domestiche. Nel prato utilizzato come campo da baseball, sport nazionale in questo paese, sta per iniziare una festa organizzata dai leader comunitari del Frente sandinista , il partito al potere dal 2007 (lo stesso che fece la rivolu- zione popolare negli anni Ot- tanta). Ci sono una cinquantina di bambini che aspettano impazienti il momento in cui gli adulti ap- penderanno a un albero le piña- tas , pupazzi colorati fatti di car- tone (alti quanto un bimbo di 5-6 anni), che nascondono al loro in- terno un recipiente di terracotta pieno di caramelle e altri piccoli regali. I bambini da queste parti ne vanno matti: il gioco consiste nel bendare un piccolo per volta, farlo girare tre volte su se stesso perché perda un po’ l’orienta- mento e dargli in mano una mazza, anche questa colorata, per colpire la piñata . Un adulto nel frattempo ha legato con una corda il pupazzo a un albero, in modo che lo possa far salire e scendere, mentre tutti i bambini in cerchio gridano in simultanea a quello bendato se deve colpire NICARAGUA DI JOSÉ CARLOS BONINO Da Managua LA SITUAZIONE NEL PAESE CENTROAMERICANO CON CHI STANNO GLI IMPOVERITI? In Nicaragua, dopo 17 anni di governi neolibe- risti, dal 2007 è tornato al potere il Fronte san- dinista. Il governo del presidente Daniel Or- tega ha cercato di ri- pristinare le basi per un vivere dignitoso, as- sicurando alimenta- zione e istruzione pri- maria. Ma i pericoli sono dietro l’angolo. Come riassume bene l’antropologo Marco Bonino, «gli impoveriti difendono i ricchi che saranno e non i poveri che sono». # Sostenitrici del Fronte sandinista (Fsln) durante una manifestazione. © Carlos Bonino
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