Missioni Consolata - Dicembre 2012
TANZANIA 28 MC DICEMBRE 2012 Parlami della tua esperienza a Bunju. Sono arrivato a Bunju nel 2008; casa e strutture erano già pronte, ma dovevano partire le attività del Centro. All’inizio era- vamo in tre e non sapevamo come fare per far conoscere lo spirito e scopo della nostra nuova presenza. Il fine principale era un’animazione missionaria senza confini, senza esclusioni di fede o cultura. Il Centro è nato come risposta all’esortazione dei vescovi tanzaniani per un’evan- gelizzazione profonda. La scelta di costruirlo nella nuova periferia di Dar es Sa- laam, sottolineava l’intento di coinvolgere quanta più gente possibile. I nostri obiettivi erano, allora come adesso, la forma- zione, il dialogo interreligioso, temi e problemi di «Giustizia e Pace», elevazione della donna, informazione e riflessione sulle problematiche sociali e sanitarie che stanno martoriando il Tanza- nia come l’Aids. Non abbiamo voluto fare grandi feste per inaugurare il Centro ma abbiamo solo invitato della gente e poi, pole pole (piano piano), anche con il passaparola, siamo riusciti, già dal secondo anno, ad avere oltre 4 mila per- sone in un solo anno. Adesso ab- biamo migliaia di richieste da gruppi diversissimi. Sono stato quattro anni a Bunju e lavorare in un team composto da missionari e missionarie della Consolata è stata un’espe- rienza che mi ha dato tanto. Ri- tengo che la formula vincente sia la collaborazione sempre senza ruoli specifici: eravamo tutti di- rettori. Cosa ti ha maggiormente col- pito in questa tua esperienza a Bunju? A quel tempo mi occupavo anche della nostra rivista « Enendeni » con padre Gianni Treglia, che ne è stato il fondatore. Insieme ab- biamo visto crescere il numero della sua tiratura; attraverso la rivista ho avuto modo di cono- scere tante realtà soprattutto giovanili. E proprio i giovani sono quelli che più mi hanno sor- preso. I ragazzi di Dar es Salaam avevano bisogno di un posto dove poter condividere la loro vita, le loro paure e speranze e sono ri- masti colpiti dall’apertura, dal- l’accoglienza e dal nostro modo di parlare loro. La cosa bella è che si sono la- sciati coinvolgere tantissimo in tutto quello che proponevamo e inoltre ci chiedevano seminari su argomenti specifici e maggiore formazione su Diritti umani, Giu- stizia e Pace. Volevano parlare, essere ascoltati, ricevere consi- gli anche su argomenti di vita quotidiana come la convivenza con persone di cultura e reli- gione diversa e la pandemia dell’Aids. A partire dal 6 novembre 2012 (e sino al 28 maggio 2013) sono cominciati presso i Missionari della Consolata, ingresso da Via Cialdini 4, Torino, i corsi di lingua e cultura swahili, ormai giunti al 44° anno. Si articoleranno in 24 lezioni settimanali tutti i martedì dalle 21 alle 22,30. Un corso analogo è anche online. Lo swahili, la decima lingua al mondo, parlata da circa 100 milioni di persone, è la più importante lingua bantu; è la lingua ufficiale di Tanzania, Kenya, Uganda e lingua franca dell’Africa subsahariana. Per informazioni e iscrizioni · CORSO DI BASE E CORSO ONLINE: martiniglm@alice.it, 3406305479 · CORSO AVANZATO: angelo.malaika@gmail.com , 3335730259 CORSI DI LINGUA E CULTURA PRESSO I MISSIONARI DELLA CONSOLATA IN TORINO SWAHILI
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