Missioni Consolata - Dicembre 2012

SIRIA - GIORDANIA continuano senza sosta, migliaia di tende vengono allineate e non appena montate assumono il co- lor marrone del terreno. Non c’è un sistema fognario, sotto i ba- gni, uno ogni cinquanta persone, vengono scavati grandi pozzi neri che una volta riempiti sarà im- possibile svuotare diventando così possibile fonte di epidemie. «Siamo in piena emergenza, - continua Harper - da giugno a luglio sono quadruplicati gli ar- rivi giornalieri e non abbiamo ancora raggiunto il picco mas- simo. Ci aspettiamo nuovi e massicci flussi fino alla fine del- l’inverno. Se il trend rimarrà questo, il campo di Zaatari sarà pieno in meno di cinque mesi». Tutti gli indicatori sembrano se- gnalare che dalla Siria non po- tranno che provenire nuove on- date di profughi. Non c’è sicu- rezza, in molti oramai parlano di guerra civile, le possibilità eco- nomiche si sono deteriorate, l’in- flazione galoppa, gli sfollati sono centinaia di migliaia, non vi è stabilità politica e soprattutto non si vede un termine prossimo per le violenze. Tutti questi fat- tori indicano come inevitabile un aumento dei flussi dei rifugiati verso gli stati confinanti, che ar- riveranno in condizioni sempre peggiori. Cosimo Caridi # Sopra : ai confini tra Giordania e Siria. # A fianco : scene dal campo profughi Zaatari Camp.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=