Missioni Consolata - Novembre 2012

OSSIER È l’alba del 17 gennaio 2012. Il Movimento nazionale di liberazione dell’Azawad (Mnla) lancia il suo primo attacco nel Nord del Mali. È l’inizio della ribellione armata che toglierà il controllo di una va- sta regione (822.000 km quadrati di de- serto) al governo centrale di Bamako. Controllo che già molto tempo prima era debole e circoscritto alle tre città capoluogo: Gao, Kidal e Timbuctu (Tom- bouctou). L’Mnla dichiara l’indipendenza dell’Aza- wad il 5 aprile. È questo il nome tuareg della regione, sulla quale però, ben presto perderà il potere. Ma la storia non inizia qui, e gli attori sono molteplici. UN CONTESTO INTRICATO La regione sahariana in Mali, come in Niger, è stata teatro di periodiche ribellioni tuareg (popolazioni no- madi che si estendono anche in Mauritania, Algeria, Libia, Ciad). In particolare nel 1963, 1990 e infine 2006. Ribellioni che hanno visto l’appoggio e poi la mediazione, delle potenze regionali, l’Algeria e la Li- bia di Gheddafi, e post coloniali, la Francia. I tuareg rivendicano da sempre il loro diverso modo di vita (rispetto agli stanziali del Sud), e un differente con- cetto di «nazione». La loro lotta è contro lo stato cen- trale (gestito da altre etnie) per una propria autode- terminazione, e con il potere sono scesi a patti (nei successivi trattati di pace), ottenendo concessioni sulla carta, spesso disattese. Molti tuareg, inol- tre, hanno ingrossato per anni le file delle milizie speciali di Gheddafi, e poi combat- tuto al suo fianco fino alla disfatta finale, a opera delle forze Nato. Il Nord del Mali è popolato anche da al- MALI: AL QAEDA, I TUAREG E GLI ALTRI C’ERANO UNA VOLTA DUE MALI DI M ARCO B ELLO Un paese conficcato nel Sahara, dove il territorio è incontrollabile. I tuareg del de- serto si ribellano (per la quarta volta in 50 anni) e dichiarano l’indipendenza. Intanto un colpo di stato sconvolge il Sud dopo 2 decenni di regime democratico. E nel Nord i gruppi integralisti islamici prendono il controllo, a scapito dei tuareg. La confusione regna nei due Mali. © Romaric Ollo Hien / AFP

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