Missioni Consolata - Novembre 2012
H o conosciuto padre José nel 2007, durante il mio primo viaggio in Tanza- nia. Era già il responsa- bile della Scuola Tecnica, nata al- l’interno della Faraja House , il centro di accoglienza per ragazzi di strada, ideato, costruito e ge- stito da padre Franco Sordella nella zona di Mgongo, a Iringa. Due grandi occhi neri mi raccon- tano prima ancora di tante parole l’affetto e l’attenzione che questo dinamico missionario colombiano riserva ai ragazzi della scuola di Mgongo. Parlami della scuola: com’è strutturata? Essa è nata come prolungamento della Faraja House , per comple- tare la formazione dei bambini ivi accolti e prepararli ad affrontare il futuro. È una scuola professio- nale riconosciuta dal Veta, l’ente tanzaniano che certifica questo tipo di scuole. Gli indirizzi sono: falegnameria, meccanica, salda- tura, realizzazione di scarpe e palloni. Attualmente le classi sono composte da 25 ragazzi di età compresa tra i 14 e i 18 anni. La durata della scuola è di 3 anni. C’è un esame di ammissione e sono loro a scegliere il corso che preferiscono. I ragazzi che fre- quentano la scuola sono quelli non scelti dalle scuole seconda- rie. Questo perché il nostro fine è dare una possibilità e una forma- zione ai meno privilegiati. I ra- gazzi vivono nella struttura. La TANZANIA TESTO E FOTO DI ROMINA REMIGIO INTERVISTA A PADRE JOSÉ JESÚS GIRALDO GLI ATTREZZI PER IL FUTURO «Il bene va fatto bene! Lo ripeto ogni giorno ai miei ragazzi» mi dice padre José Jesús Gi- raldo Ospina, nato nel 1958 a Caramanta, An- tioquia (Colombia). Ha svolto la sua missione in Tanzania dal 1990 al 1995, quindi in Spagna e a Londra fino al mese di marzo 2007, quando è arrivato a Mgongo per ricoprire l’incarico di responsabile della Scuola Tecnica.
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