Missioni Consolata - Ottobre 2012

anche per dare un impiego tem- poraneo agli immigrati, ma niente di più grave («sono dei vi- gliacchi», aveva risposto Lucano), il sindaco e i suoi compaesani si dedicano ad abbellire il più possi- bile il borgo calabro che emana un fascino sui generis . L’ultima frontiera della scelta etica e rivoluzionaria dei riacesi è la sostenibilità: dall’estate 2012 sarà il primo comune della Cala- bria a implementare la raccolta differenziata integrale, sul mo- dello delle più virtuose città del Nord Italia. «Abbiamo creato delle cassette di legno per ogni famiglia, con dei colori da abbi- nare a umido, secco, vetro, pla- stica e carta - spiega il sindaco -. Faremo tutto da noi, senza inter- mediari, attraverso la nascita di due cooperative sociali dove tro- veranno lavoro nostri cittadini, che poi smisteranno i rifiuti in at- tesa che vengano ritirati dal Co- nai, Consorzio nazionale imbal- laggi, l’ente dedicato al riciclo». La ciliegina sulla torta è l’im- patto zero di questa operazione, che il sindaco ci spiega pren- dendo carta e penna e ripor- tando le voci di spesa («avanze- remo anche qualche soldo», dice sorridendo): a raccogliere i ri- fiuti, infatti, non ci saranno mezzi a motore, ma un carretto trainato da un asino, la mascotte del paese. LA SFIDA CONTINUA «Tutto ciò non si è mai visto da queste parti» ragiona un pae- sano, mentre osserva una delle scene simbolo della quotidianità di Riace: bambini di tutte le na- zionalità, più stranieri che cala- bresi, giocano tutti assieme, con la palla o sugli scivoli del parco cittadino, un gioiellino reso pos- sibile grazie anche a fondi del mondo del non profit , Cisl in pri- mis ; e si divertono fino al tra- monto, sotto l’occhio vigile degli adulti. Passeggiando capita spesso di sentire calabrese, so- malo, tigrino, afghano, arabo ITALIA tutto in meno di cento metri, in questo luogo in cui il ripopola- mento è una realtà, come con- fermano le statistiche: oltre a essere il Comune più multietnico della Calabria, è uno dei pochis- simi ad avere aumentato il nu- mero degli abitanti nell’ultimo decennio, di un buon 10%. Certo è che da qui in avanti si apre un periodo molto impor- tante e delicato per il paese: nel 2014 scadrà il secondo e ultimo mandato di Lucano, e la sua suc- cessione è fondamentale per continuare sulla strada dell’inte- grazione: «Spero si trovi una persona con la mia stessa pas- sione», sospira il sindaco, che lancia la palla al suo amico vi- gile, con cui ha condiviso l’inizio del sogno. «Spero voglia candi- darsi, ora glielo chiedo», scherza ma non troppo. Quello che interessa al primo cittadino, che tornerà a fare l’in- segnante e a riprendere a tempo pieno la vita associativa, è che il modello di Riace si estenda il più possibile a piccoli centri della Calabria; a Caulonia, paesotto di quasi 8mila abitanti a pochi chi- lometri da Riace, tale modello è fino a oggi in fase di sperimenta- zione, mentre nell’altrettanto li- mitrofa Stignano, dopo alcuni mesi di accoglienza, il sindaco ha emesso l’ordine di sgombero per i rifugiati. «Noi siamo una prova che un’altra Riace, un al- tro mondo è possibile. Vor- remmo che accadesse lo stesso altrove», lancia la sfida Lucano. Daniele Biella # Cassette per la raccolta differen- ziata dei rifiuti, carretto e asino per il loro trasporto: operazione a impatto ambientale zero. 56 MC OTTOBRE 2012

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