Missioni Consolata - Ottobre 2012
N oi studenti vivevamo allora in Viale delle Mura Aurelie, a ridosso dell’Ateneo e a due passi dal Vaticano, nei primi due piani di quella che chiamavamo la «casa rossa», i cui due piani superiori erano an- cora occupati da famiglie di inquilini. Vi era anche la «casa procura», dove abitavano alcuni padri che la- voravano in Vaticano o a Propaganda. Si respirava un clima molto fraterno nella nostra piccola comu- nità di seminaristi e Padri. Ricordo la mia commozione nel partecipare alla prima udienza generale del mercoledì di Papa Gio- vanni nella basilica di San Pietro. Del Concilio si co- minciava a parlare di tanto in tanto soprattutto in vi- sta della sua preparazione. Ricordo anche due eventi significativi di quei miei primi anni romani preconciliari: l’elevazione al cardi- nalato di mons. Laurian Rugambwa del Tanzania nel marzo 1960, il primo vescovo africano a entrare nel collegio cardinalizio, e l’ordinazione episcopale dei monsignori Cesare Gatimu (Nyeri, Kenya) e Lino Cu- niberti (Florencia, Colombia) nell’aprile 1961 per mano di Papa Giovanni XXIII, assieme ad altri 11 ve- scovi missionari. Mons. Gatimu era il primo vescovo nativo delle nostre missioni africane a essere ordi- nato. Erano eventi che, nella mia esperienza, mi mo- stravano come la Chiesa stesse diventando più uni- versale. ESTATE 1962 Avvicinandosi la data dell’inizio del Concilio, ve- nimmo informati che nella nostra comunità avremmo ospitato un gruppo di «Padri Conciliari». Si trattava quindi di preparare le nostre case ad accoglierli. Noi studenti passammo le vacanze estive del 1962 lavo- rando per adattare la casa, soprattutto la «casa rossa» ove un piano era stato liberato dagli inquilini. Con la collaborazione di alcuni Fratelli venuti da To- rino lavorammo quasi due mesi per imbiancare le stanze, gli ambienti comuni e liberare alcune stanze per far posto ai Vescovi. Molti di noi studenti si ac- camparono in una «tendopoli», un’ampia stanza di- visa con tende nella casa procura. I Padri conciliari ospitati furono: P. Domenico Fiorina, Superiore Gene- rale Imc; i vescovi Cavallera e Gatimu di Nyeri e Bes- sone di Meru (Kenya), Beltramino di Iringa e Ma- ranta di Dar es Salaam (Tanzania), Ribeiro di Tete (Mozambico), Cuniberti di Florencia (Colombia), Ne- pote di Roraima e Gollande Trindade di Botogatu (Brasile); Re, vescovo emerito di Tempio e Ampurias (Sardegna). 11 OTTOBRE: APERTURA DEL CONCILIO Il pomeriggio del 10 ottobre Roma fu lavata da un grande temporale con pioggia abbondante, ma la mattina dell’11 c’era un bel cielo azzurro e piazza San Pietro illuminata dal sole. Ero in mezzo alla grande folla, non lontano dall’obelisco, a vedere la lunga sfi- lata di circa 2500 Padri conciliari entrare nella basi- lica, seguiti da Papa Giovanni in sedia gestatoria, se- reno e raccolto mentre benediceva la folla. Quanto durò quella processione? Non ricordo. Quando tutti entrarono in basilica, corsi a casa per seguire in Tv quanto avveniva all’interno. La S. Messa solenne in la- tino, la stupenda omelia del Papa che dissentiva dai «Profeti di sventura che annunciano eventi sempre infausti» e affermava che oggi la Chiesa «preferisce usare la medicina della misericordia piuttosto che della severità». Ricordo la scena dei Vescovi che occu- pavano i sedili (scranni) nella basilica completamente ristrutturata al suo interno. La cerimonia d’apertura terminò oltre le 13 e, rientrati in casa, i nostri Padri conciliari condivisero con noi qualcosa della loro esperienza. La sera di quel giorno ero di turno come portinaio e quindi non potei andare in piazza San Pietro, come gran parte dei miei compagni, ed essere presente alla fiaccolata e al «discorso della luna» di Papa Giovanni, RICORDI PERSONALI DI UN SEMINARISTA A ROMA VIVERE IL CONCILIO IN DIRETTA DI M ARIO B ARBERO Avevo vent’anni e appena finito il noviziato. Con mia sorpresa, il 4 ottobre 1959 fui destinato alla comunità di Roma, Viale Mura Aurelie, per gli studi di filosofia presso l’Ateneo di Propaganda Fide (che più tardi divenne «Università Urbaniana»). Era il primo anno del Pontificato di Papa Giovanni che da pochi mesi, il 25 gennaio 1959 a San Paolo Fuori le Mura, aveva sorpreso tutti annunciando la sua decisione di convo- care un Concilio Ecumenico Vaticano II. Rimasi a Roma fino al 1965, quando fui ordi- nato sacerdote. Vissi in diretta tutta la stagione del Concilio. 46 MC OTTOBRE 2012 OSSIER
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