Missioni Consolata - Ottobre 2012

ricevere, a fare strada «in compagnia» di Lui, carican- dosi dei suoi problemi, delle sue istanze e dei suoi bi- sogni. Anche la dimensione storica, inscindibile da quella trinitaria, è di enorme portata per la missione e ca- rica di conseguenze. Rivela che essa nasce non solo dal dinamismo della Trinità, ma anche dalle condi- zioni, dalle esigenze, dalle possibilità storiche. LA MISSIONE RIVEDUTA E CORRETTA Alla luce di queste intuizioni conciliari si è riscoperta tutta la drammatica e stupenda responsabilità della missione ad gentes, in quanto essa viene concepita come l’attività ecclesiale che si ricollega ai gruppi umani e agli ambienti socio-culturali dove Cristo e il U na delle scoperte in campo missionario del Concilio Vaticano II, oltre al docu- mento Ad Gentes sull’attività missionaria della Chiesa, è la presa di coscienza dei Padri Conciliari che la «Trinità è origine, modello e meta della missione»: questa affermazione aiuta a superare una certa visione ecclesiocentrica della missionarietà fino allora dominante. La Chiesa, attraverso il Concilio, riscopre la sua responsabilità missionaria in quanto partecipe della vita trinitaria. Essa non gestisce in proprio la missione. Il Cristo se- condo la visione del Concilio, continua ad agire in lei attraverso lo Spirito per compiere il disegno salvifico del Padre. Gesù rivelatore del Padre, nella sua per- sona e nella vita, è il missionario del Padre e il salva- tore dell’intera umanità ( Comunione e Comunità mis- sionaria n. 6). Il Signore risorto ha infuso il suo Spi- rito sulla Chiesa e l’ha resa in tal modo partecipe della sua stessa missione! Alla dimensione trinitaria si collega strettamente la dimensione storica della missione in quanto il disegno divino di salvezza è rivolto all’uomo e all’intera uma- nità e abbraccia in relazione a loro la stessa realtà terrena, la storia e tutto l’universo. La missione ad gentes secondo il Vaticano II si pone dunque nel mondo e per il mondo. Nel mondo che è teatro della storia del genere umano e reca i segni degli sforzi suoi, delle sue sconfitte e delle sue vittorie; per quel mondo che i cristiani credono creato e conservato nell’esistenza dell’amore del Creatore, mondo certa- mente posto sotto la schiavitù del peccato, ma dal Cristo crocifisso e risorto, con la sconfitta del mali- gno, liberato e destinato, secondo il proposito divino, a trasformarsi e a giungere al suo compimento. Al tempo stesso la missione cammina con il mondo . La Chiesa attraverso la missione è spinta a vivere con gli uomini per cercare con loro il vero senso della sto- ria, liberare il loro destino ultimo e condurli alla sal- vezza del Regno di Dio. Essa si fa amica dell’uomo e sente di essere chiamata non solo a dare ma anche a LA RI-SCOPERTA DELLA DIMENSIONE TRINITARIA DELLA MISSIONE TUTTA LA CHIESA È MISSIONARIA DI M ARIO B ANDERA La Missione grazie al Concilio ritrova il suo posto nella Chiesa, che si riscopre di sua «natura missionaria» in continuità con «l’azione missionaria» della Trinità. 40 MC OTTOBRE 2012 OSSIER © Associated Press

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=