Missioni Consolata - Ottobre 2012

OTTOBRE 2012 MC 31 MC RUBRICA vincia cinese dello Xinjiang, nel 2008 ha effettuato una serie di attentati in tutta la Cina. In Giappone, paese con livello di ostilità sociale basso e nel quale le tensioni tra i gruppi religiosi sono generalmente blande, si sono registrate tensioni nei con- fronti di gruppi come la Chiesa dell'Unificazione, la quale nel 2008 ha denunciato il tratteni- mento di uno dei suoi membri contro la sua volontà, da parte della famiglia per più di una doz- zina di anni. Dopo il suo rilascio, l'uomo è tornato alla Chiesa del- l'Unificazione. UN CONTINENTE IN CERCA DI LIBERTÀ Sono 24 i paesi dell’area Asia- Pacifico che secondo il Pew Fo- rum hanno livelli alti o molto alti di restrizioni governative, di osti- lità sociali, o di entrambi gli in- dici. Il 12% delle 198 nazioni stu- diate a livello mondiale, il 47% dei paesi dell’area. Più di 3,73 miliardi di persone, il 52,86% della popolazione mondiale, nove individui ogni dieci nella re- gione, vivono in contesti nazio- I paesi nei quali si sono registrati episodi di violenze di massa au- mentano di numero: in Timor Est, per esempio, un gruppo di cattolici ha attaccato una chiesa protestante nel distretto di Aileu alla fine del 2008, e ha chiesto che i missionari andassero via. Il Kirghizistan, nazione a mag- gioranza musulmana dell’Asia centro-occidentale, ha un alto li- vello di ostilità sociale nono- stante si sia registrato un minor numero di attacchi contro i con- vertiti cristiani e le chiese ri- spetto al passato, quando si erano verificati attacchi a sacer- doti cattolici e ai luoghi di culto con Bibbie bruciate da parte di gruppi di musulmani. Moderata e bassa : in Cina, paese che, sebbene abbia un livello di restrizioni governative tra i più alti al mondo, ha però un livello moderato di ostilità sociale (se- gno che il popolo è più aperto alla libertà di religione di quanto sia il governo che lo «rappre- senta»), il movimento islamico del Turkestan Orientale (Etim), un gruppo militante separatista musulmano con sede nella pro- nali di forte limitazione della li- bertà religiosa. A dispetto della crescita economica che in molti di essi fa bella mostra di sé, e che molti analisti considerano ancora un presupposto per l’ac- quisizione di libertà e democra- zia, le restrizioni riguardanti la religione denunciano nell’area asiatica una generale situazione di fatica, se non di arretramento, nel cammino di affermazione dei diritti umani fondamentali. Luca Lorusso Note: 1 Prendiamo in considerazione i 51 paesi che, per il Pew Forum , compongono la regione Asia-Pacifico, escludendo quelli mediorientali che analizzeremo in un prossimo numero di MC. # A sinistra: tempio buddista in Mongolia. # Sotto a sinistra: una giovane islamica nei pressi di un campo di ribelli musulmani della provin- cia di Maguindanao, nel Sud delle Filippine. # Qui sotto: giovani combattenti del Fronte islamico di liberazione Moro (Milf) in un campo di ribelli nel Sud delle Filippine. © Af MC/D Giolitti 2010 © Jason Gutierrez/ R N

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