Missioni Consolata - Ottobre 2012

I l 19° Forum regionale Asean ( Association of South-East Asian Nations , Associazione delle Nazioni dell’Asia Sud- orientale) tenutosi il 12 luglio nella capitale cambogiana Ph- nom Penh è finito in un «fiasco». Per la prima volta nei 45 anni di vita dell’organizzazione, un in- contro di tale importanza si è chiuso senza un comunicato congiunto. La ragione è presto spiegata. Il documento finale avrebbe dovuto includere al- meno una bozza di accordo tra i paesi membri rispetto al conten- zioso che contrappone alcuni di essi (in particolare Filippine e Vietnam) alla Repubblica popo- lare cinese su aree contese del Mar Cinese meridionale, dove la tensione - soggetta a periodici cali e picchi - si era alzata nelle settimane precedenti, con grave preoccupazione soprattutto delle nazioni costiere. I paesi più direttamente interes- sati hanno accusato il governo cambogiano di avere ceduto alle pressioni cinesi e di avere messo in serio dubbio le intenzioni co- munitarie dell'associazione. L’A- sean si avvia ad aprire un proprio «mercato comune» nel 2015 e, più avanti, aspira a una unione ispirata nelle sue linee principali CAMBOGIA DI STEFANO VECCHIA da Bangkok LA SITUAZIONE IN INDOCINA / 1: CAMBOGIA PHNOM PENH GUARDA A PECHINO La Cambogia è il più piccolo e debole tra gli stati dell’Indocina. Da quasi 30 anni guidato dal controverso Hun Sen, il paese non ha ancora chiuso i conti con gli anni dei Khmer Rossi. Nel frattempo, anche per puntellare un’economia troppo fragile, Phnom Penh si è affidata a Pechino, suscitando il compren- sibile risentimento dei vicini, Thailandia e Vietnam. # Hun Sen, eterno primo ministro cambogiano, durante una votazione.

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