Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2012

IN PIAZZA: TROPPE FOTO, TROPPE PAROLE Milano, piazza Duomo,1 giugno 2012. Mi viene qualche dubbio sul reale interesse di molti dei presenti a incontrare e ascoltare davvero il Papa. Al suo passag- gio, infatti, si eleva un muro di foto e video camere che lo co- stringono a tracciare il segno di croce benedicente su macchi- nette di ogni forma e dimensione e buona parte degli sguardi li in- crocia attraverso gli obiettivi fo- tografici. Persone che hanno at- teso per ore l’arrivo del Santo Padre, in condizioni scomode (in piedi) e faticose (per il gran caldo), quando finalmente pos- sono incontrarlo trafficano con la fotocamera sciupando l’op- portunità dell’incontro ravvici- nato per fargli uno scatto. Invece di andare incontro al Papa a viso aperto, nascondono il pro- prio volto dietro un teleobiettivo e questo offrono alla sua benedi- zione. Rinunciano a guardarlo negli occhi per vederne la rico- Parco Nord aveva mobilitato soci e simpatizzanti per vigilare su possibili vandalismi al patrimo- nio vegetale da parte dei pelle- grini, temuti come una turba barbarica. Perfino un parroco, nel corso di una riunione orga- nizzativa con i funzionari comu- nali, è arrivato a dire pubblica- mente: «Mi sento in dovere di chiedere scusa per il disturbo e i disagi che questa visita com- porta». In definitiva, la sensa- zione più generale era che, per molti, l’attesa per una partita della squadra di calcio del cuore fosse più sentita di quella per l’arrivo del Papa. Non vanno però taciute le note positive, pur esse esistenti. Senza pretesa di esaustività ne cito un limitato campione tra le molte a me note: il desiderio di giovani «reduci» dalla Giornata mondiale della gioventù di Madrid di atti- varsi come volontari per ricam- biare verso i pellegrini l’acco- glienza ricevuta in Spagna; la di- sponibilità di alcune famiglie al- l’ospitalità; l’originale iniziativa del giornale parrocchiale Senza Confini di pubblicare un supple- mento bilingue italo-croato di benvenuto ai pellegrini di oltre Adriatico arrivati in città. struzione digitale nei pixel di uno schermo. La volontà di ingab- biare un istante irripetibile, in- vece di viverlo, mostra quanto è grande la distanza fra «consu- mismo religioso» e vera medita- zione del cuore. Esperienza impedita anche a chi vorrebbe sperimentarla, ma trova fra sé e il Papa le braccia alzate dagli astanti per elevare più alte non solo le proprie mac- chine fotografiche, ma ora anche i tablet che troncano ogni spe- ranza di poter almeno vedere il Papa con un occhio nel pertugio rimasto fra una testa e un avam- braccio. Chi, invece, al Vicario di Cristo ha mostato il viso, per- mettendogli di guardarlo, al po- sto di una foto da esibire oggi ha un sentimento grande da rac- contare. Quanto sia sciagurato questo culto dell’immagine lo dimo- strano due ulteriori sgradevoli episodi. Nel primo un’anziana si- gnora, ammirevole nella sua re- sistenza - mi ricorda la fede di # Sopra: il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, interviene «in soccorso» del Papa. # Foto grande: gente di tutte le età in cammino verso l’appuntamento con il Papa. MC ARTICOLI

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