Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2012
AGOSTO-SETTEMBRE 2012 MC 55 MC ARTICOLI L UNGO LA C ARRETERA I NTEROCEANICA CHILOMETRI 103-117: LA STRADA BLU Il blu è il colore prevalente negli accampamenti dei minatori informali che costeggiano l’unica strada asfaltata di Madre de Dios. È un colore che spicca in mezzo a una devastazione da brividi. C arretera Interoceanica: da Puerto Maldonado a Cuzco. Partiamo dal capoluogo di Madre de Dios con un bus di linea. Ci hanno avvertito: «Quando sarete nei pressi degli accampamenti dei minatori informali, ve ne ac- corgerete subito». I primi chilometri mostrano un paesaggio normale. Il nastro d’asfalto della Carretera Interoceanica costeggia campi coltivati, pascoli, case isolate, ma oltre c’è sempre il bosco. All’altezza del chilometro 103, la vista cam- bia in maniera tanto radicale e drammatica, che potrebbe impressionare anche coloro (e sono molti) a cui della natura e dell’ambiente non importa nulla. Ai lati della strada ci sono agglomerati disordinati di barac- che di legno e materiale di recupero. Sono officine meccani- che, rivendite di carburanti, mercerie, barbieri, tavole calde, bar, postriboli. Con un particolare che si nota più degli altri a causa del colore: teli di plastica blu elettrico utilizzati come pareti e a volte come tetti. Dietro gli accampamenti, si apre un paesaggio desertificato: montagne di sabbia grigia, terreni con buchi di varie dimen- sioni, pozze di acqua marrone o nera, sparuti scheletri di al- beri senza fogliame, mucchi di tronchi accatastati. Un pae- saggio da incubo, soprattutto se paragonato alle foreste che fanno di Madre de Dios un posto unico. Anche qui, fino ad al- cuni anni fa, c’erano foreste. Non si sa con certezza quanti chilometri quadrati siano andati perduti. Secondo un allar- mante rapporto del ministero dell’Ambiente, a fine 2009 erano già stati disboscati almeno 18.000 ettari (180 chilome- tri quadrati) di foreste e altri 150.000 erano stati degradati 1 . Le truppe disorganizzate dei minatori artigianali (informali o illegali 2 ) sono un esercito che travolge tutto. Non c’è fore- sta o fiume che venga rispettato. In generale, la «febbre del- l’oro» abbruttisce l’uomo. Lo trasforma in un essere privo di scrupoli. Dopo una giornata di (duro) lavoro, la maggior parte dei minatori si riversa nei postribar , a trangugiare litri di birra e cercare sesso a pagamento (anche con minori). Negli anni, qualcuno ha accumulato una vera fortuna. Come Cecilio Boca 3 proprietario di 7.500 ettari. O Eulogio Amado Romero 4 , personaggio ancora più controverso del primo in quanto parlamentare. Ma i «baroni dell’oro» rimangono un’esigua minoranza. La maggior parte dei minatori infor- mali - stimati tra 20 e 40 mila - sono poveracci in cerca dei grammi d’oro con cui sognano di cambiare la propria esi- stenza. Nei primi mesi del 2012 il governo di Ollanta Hu- mala ha prodotto una serie di norme per porre un freno a una situazione divenuta insostenibile e fuori controllo. Il de- creto 1102 ha introdotto il carcere per chi pratica un’attività mineraria in modo illegale. Il decreto legislativo 1103 ha in- trodotto il controllo statale per il commercio di alcuni pro- dotti chimici tra cui il famigerato mercurio. Difficile dire se e quando queste norme verranno rese effettive. L’assenza dello Stato è stata troppo evidente e prolungata per recupe- rare la legalità in breve tempo. Tra il chilometro 103 e il chilometro 117 della Carretera Inte- roceanica gli accampamenti minerari si susseguono uno dietro l’altro. Ma sono soltanto quelli visibili perché sorti ac- canto all’unica strada asfaltata che attraversa Madre de Dios. Altri sono più all’interno, nascosti alla vista imme- diata. Il nostro bus continua la sua corsa, mentre il paesag- gio comincia a tornare nella normalità. Anche se, passando attraverso Camanti-Quincemil eMazuco (da cui si parte per raggiungere Huepetuhe, centro della zona più devastata della regione), si notano ancora numerose insegne di nego- zietti che comprano oro. Da qui in poi la strada inizia a salire. Il bus lascia la selva bassa e i disastri della mineria illegale. PaoloMoiola N OTE 1 - Ministero dell’Ambiente (Antonio Brack Egg, César A.I.Peralta, José Alvarez, Victor Sotero), Minería aurífera in Madre de Dios y conta minación con mercurio. Una bomba de tiempo , Lima, aprile 2011, pag. 20. 2 - La distinzione tra minatori illegali e minatori informali (quelli che hanno presentato una domanda di concessione) è decaduta con l’emanazione del Decreto legislativo 1100 del marzo 2012. 3 - Si vedano i reportage di Hildegard Willer su Noticias Aliadas/ Lati namerica Press. 4 - Si vedano i reportage di Nelly Luna Amancio per il quotidiano pe ruviano El Comercio. © Paolo Moiola © Paolo Moiola
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